Gong



album in pagina

- Magick Brother
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Camembert Electrique
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Flying Teapot
-
Angel's Egg
- You
-
Live etc
-
Gong Est Mort Vive Gong!
-
Floating Anarchy
- Live au Bataclan 1973
- Live at Sheffield 1974
- Gongmaison
- Shapeshifter
- Zero To Infinity
- About Tine
(New York Gong)
- Not What You Think... Camembert
  Ecletique

- Continental Circus

- I Am Your Egg
- 2032
- Acid Motherhood


collaborano in:

- Greasy Truckers
  (AAVV)


In tempi come questi, dove le lande musicali sono governate dalla freddezza della "commerciabilità" del suono, inteso come pura e semplice merce e come tale prodotto, vale la pena guardare un po' indietro, ad un periodo non certo remoto ma sotterrato dallo show-business.

Ci si conceda allora un salto nel passato, a rivedere cosa succedeva nei pianeti dove Musica era una parte della vita, un aspetto di una realtà multiforme in continua trasformazione, cambiamento cui tutti si poteva collaborare.

Quale rifugio più sicuro, quale asteroide strano se non il Pianeta Gong ove ripararsi dall'imbecillità oggi imperante? Certo su Gong di lucidivtà ve n'era molta prima della grande esplosione, ma c'era anche tanto amore (nessuna vergogna nel dirlo e comunque non era quello che fa rima con fiore), buone vibrazioni, voglia di vivere e tante belle cose, a partire dalla barbetta di Daevid Allen.

Proprio quel Daevid Allen che vedremo, dopo il viaggio Sidney/Londra, costituire la prima versione della "soffice macchina", un'utilitaria dalle prestazioni notevoli (Ratledge, Ayers, Wyatt, Allen). Ma Allen si stufa subito e scende alla prima stazione e se la batte in Francia, forse inseguito da qualche poliziotto britannico a cui non andava troppo a genio la sua "anarchia fluttuante".

E cosa c'è di bello in Francia in quei tempi se non il mese di Maggio? Un Maggio dei più famosi, un'esplosione che lascerà non poche schegge nella testa del nostro australiano che nel frattempo incontrerà la sua inseparabile "poetessa" (Gilli Smyth).

Il nome Gong spunterà di l' a poco, accompagnato dal suono profondo dello strumento omonimo, nell'album
Magick Brother/Mystic Sister, accreditato a Daevid Allen, Gilli Smyth, Gon, nucleo formatosi in occasione dell'Amougies Jazz & Rock Festival del novembre '69 e composto da Daevid Allen e Gilli, più Didier Malherbe al sax, Rachid Houari alla batteria, Dieter Gewissler al basso.

E' poi la volta del mitico
Banana Moon, consacrato ad un culto allora in voga, quella della banana appunto (si vedano di Bananamoor di Kevin Ayers), anche qui ci sono i migliori del giro (Wyatt, Pip Pyle, Maggie Bell, Gary Wright, etc). I titoli dei pezzi sono fin troppo chiari nel definire da che parte stia il signor Allen (come da che parte? con gli sballati di tutto il cosmo).

Con lo stesso line-up di
Magick Brother/Magick Sister, Gong provvederà a dare novità ed energia ad un vecchio progetto di Dashiel Hedayat che vedrà la luce solo nel maggio '71, quell'Obsolete tanto sconosciuto quanto mirabile nella sua semplicità, primo tentativo di rock francese "altro". Sempre dalla Francia ci resta un disco Phillips a nome Continental Circus colonna sonora di un film di Jerome Laperrousaz (vecchio amico di famiglia) nientemeno su Giacomo Agostini, più volte chiamato in causa dalle liriche di Gilli Smyth sull'ambiente delle corse in moto (era più bravo lui o Jack Findaly?).

Per una catalogazione peraltro inutile possiamo accomunare questi primi dischi in un'unica "era" della Gong story, caratterizzata da un suono grezzo, acido e pieno di vita, una sorta di laboratorio dalle mille idee che troveranno in seguito il loro logico sviluppo.

La musica cambia leggermente con il successivo
Camembert Electrique, giusto l'anello di congiunzione tra i primi passi di una band di freaks che "suonano anche" e gli ineguagliabili svoli di un gruppo di musicisti comunque rimasti quello che erano. Il livello dell'incisione cambia decisamente, tutte le parti sono molto più curate e la musica, così levigata, risulta ancora già godibile di quanto già non lo fosse. Nel "formaggio elettrico" ci sono già tutti gli ingredienti per il suono futuro della band e le fondamenta si chiamano You Can't Kill Me e I've Been Stoned Before.

Ma
Camembert Electrique era solo l'aperitivo, il bello deve ancora venire e non tarda ad arrivare con la famosa trilogia del Pianeta Gong, quei tre preziosi albums che hanno rappresentato uno dei punti più alti, e comunque ineguagliati, di un certo tipo di musica, quella che, svincolata dal denaro, va dritta al cuore e alla testa, se pieno d'amore il primo e di buon fumo la seconda (ma non è indispensabile, basta essere gentili e buoni d'animo).

The Flying Teapot, Angel's Egg e You nascono dalle sessions effettuate tra la casa di campagna del gruppo in Francia ed il Manor, un antico castello inglese adibito a studio di registrazione sponsorizzato dalla Virgin e dal quale passò molta gente "giusta" (di quei tempi la Virgin passava per etichetta alternativa e pubblicava praticamente tutto il giro di Canterbury mentre oggi cerca di stare a galla con quattro gruppazzi punk).

L'assetto della band è forse il più compatto e senz'altro il più noto: Daevid Allen, Gilli Smyth, Steve Hillage, Tim Blake, Mick Howlet, Pierre Morlen, Didier Malherbe, Mireille Bauer, Miquette Giraudy.

Si noti come, di pari passo con un suono nuovo, pieno di nuove idee e veramente "fuori bene", singolare mistura di jazz, rock ed elettronica, venga avanti una storia avvincente, la fiaba di Zero the Hero e del Pianeta Gong.
E chi può essere Zero se non uno di noi? E' un qualsiasi fricchettone che, dopo un tè ben carico fatto con le foglie giuste, si abbandona ai suoi sogni, fino ad arrivare con la mente sul Pianeta Gong, imprecisato corpo astrale popolato da simpaticissimi Pot Head Pixies che girano per lo spazio a bordo di Teiere Volanti e che mantengono i contatti per mezzo dell'unica radio "veramente" libera, quella dello Gnomo Invisibile, senza modulazione di frequenza ma percepibile a chiunque voglia sintonizzarsi con tutto quello che sia "altro" rispetto ad una vita insulsa e priva di sorprese.

Nella storia di Zero le sorprese non mancano: dalle uova d'angelo al Dottor Ottava, a Selene, la fata del cosmo, alla festa di freaks che incontra in uno dei suoi viaggi alla ricerca di se stesso, all'Isola di Qualunque Posto (
The Isle Of Everywhere). Forse roba da bambini? Troppo campata in aria come storia? Tutto sommato meglio una lucida immaginazione che una squallida realtà. E poi non si diceva "L'immaginazione al potere"? Ecco, questo è giusto quanto i Gong hanno messo in musica; l'immaginazione al potere (e il potere? a nessuno...).

Allen direbbe:<<I am, You are, We are. Crazy!>>; in poche parole siamo tutti matti, se vogliamo possiamo andare "oltre" le nostre miserie ma, ricordatevi, le teiere volanti non sono dei taxi ed anche voi dovreste conoscere i Pot Head Pixies, chissà forse un giorno, Zero lo siamo già, potremmo diventare anche noi HERO.

Ma troppo bello per durare, il sogno svanisce coi solchi di
You o meglio finisce su vinile per continuare nella testa di chi ne ha capito il feeling, non dimentichiamoci che "Gong is one and one is you" (Gong è uno e uno sei tu, naturalmente...).

Daevid Allen molla di colpo e se ne va alle Baleari (Banana Moon Observatory, Deja De Mallorca, Mayorca, Baleares - Spagna) per scrivere un libro su tutta la faccenda, Steve Hillage pensa ai dischi suoi (è già uscito
Fish Rising, bellissimo, con tutta la Gong Family e sta per uscire L) e Tim Blake ha già in mente la sua Crystal Machine. Rimangono Howlett, Malherbe e Pierre Morlen che con Mirelle Bauer e Patrice Lemoin produrranno Shamal. Uscirà poi un incolore Gazause! ad opera di Pierre e Benoit Moerlen, Allan Holdsworth, Didier Malherbe e Francis Moze. Album non certo brutti ma mille miglia lontani dai "veri" Gong e, che lo si voglia o no, è troppo vivo il ricordo della "santa trilogia" per digerire Shamal come se niente fosse.

Ci si addolcisca piuttosto la bocca con i due doppi dal vivo usciti nel periodo appena dopo lo scioglimento di fatto del gruppo.

La Virgin pubblica
Live etc. raccolta di brani registrati dal vivo, avanzi delle sessions precedenti e inediti vari. Tra questi ultimi i bellissimi Where Are The Flowers Gone?, Est Que Je Suis e Schoolbydoobydooldays, pezzo pungente dove lo sconsolato Daevid ricorda a tutti gli studentelli troppo presto rientrati nei ranghi il loro passato, peraltro recente, di "rivoluzionari".

Daevid Allen risponde con una "produzione autonoma" ovvero un altro doppio live della Tapioca (etichetta under parigina) intitolato
Gong Est Mort Vive Gong!, documento sonoro di una reunion occasionale dei vecchi Gong, forse per non rendere troppo traumatico il distacco dal proprio pubblico ormai consolidatosi in tutte le sedi "dell'International Freak" della quale senz'altro Daevid è il Presidente.

Questo è tutto per quanto concerne Gong ma, se cerchiamo un po' più attentamente negli scaffali più polverosi di un rivenditore di vinile nera, troveremo dell'altro pane per i nostri denti, magari su etichette fantasma e comunque al di fuori del business.

Si vedano ad esempio i soli Daevid Allem:
Banana Moon l'abbiamo già visto. Good Morning è inciso a Mayorca con i locali Euterpe e segna una pausa, quasi di rilassamento, nella produzione alleniana: niente jazz ma rock soffice, più che altro musica dolce, acustica, di chitarre, bonghi, flauto e tastiere, salvo il lungo Wise Man In Your Heart dove il drumming di Pierre Morlen ed il basso di Mike Howlett ricamano ritmi a noi cari.

Arriva poi
Now Is The Happiest Time Of Your Life, una sorta di bilancio che Daevid fa sulle proprie esperienze passate, si riparla del Pianeta Gong (in forma di fiaba raccontata ad un bimbo, forse l'unico che può capire) e della difficoltà di rimanere se stessi tra soldi e spettacolo (ma Allen è "not for sale"); i musicisti sono sempre gli spagnoli vicini di casa e le musiche melodiche sull'acustico.

Senza etichetta (in copertina sta scritto:"non pagate più di una sterlina e mezzo questo disco - se potete rubatelo - giù con i prezzi!) esce il fantastico live
Floating Anarchy accreditato al Planet Gong vale a dire a Daevid Allen, l'insuperabile, Gilli Smyth e gli Here and Now (hippie band britannica). Viene qui rivisitato uno dei migliori monumenti della storia del chitarrista australiano, vale a dire Stoned Frankestein In The Land Of Flip dal vecchio Banana Moon e qui giustamente ribatezzato The Stone Inno (l'inno degli sballati). Ci sono poi una serie di pezzi rock/elettronici, ottima colonna sonora per ipotetici "viaggi da camera". Da notare la nuova Opium For The People incisa in studio con gli Here and Now.
Non dimentichiamoci di
Mother, disco di Gilli Smyth dove si vede benissimo che Allen e i suoi sono dietro l'angolo.

Poi esce
N'existe Pas e, all'inizio dell'80, About Time con i New York Gong, una botta notevole per i vecchie freaks. Infatti Daevid molla il paradiso Majorchino (vedere per credere) e Gilli Smyth per andare a New York a fare il "cosmic punk" con tanto di giubbotto di pelle nera. Le ultime notizie lo danno al lavoro sulle possibilità dei computers e dei sintetizzatori.

Altra roba di provenienza Gong (intesa come scuola di certo tipo di musica). Innanzi tutto due 'Lp di Tim Blake:
Crystal Machine (forse un po' piatto) ed il prezioso New Jerusalem, ottima miscela elettroacustica piena di speranze per un rinnovamento di questo mondo ormai prossimo alla distruzione.

E poi non possiamo dimenticare Steve Hillage, avviato da tempo ad una solida carriera solistica. Steve ha all'attivo sei dischi di studio e un doppio live. Ben riusciti i primi due ed il doppio
Live Herald, ma anche il resto si è sempre mantenuto ad un buon livello. Piuttosto deludente invece il recent Open. Di Steve Hillage va ricordato un 'Lp inciso come Khan, suo gruppo prima dei Gong, quello Space Shanty inciso nel '72 in piena era hippy con l'ausilio di Dave Stewart che con le sue tastiere ha allietato non pochi episodi della serie I Racconti di Canterbury.

Inoltre i Gong dei tempi migliori sono presenti negli introvabili
Glastombury Faire del '73 e Greasy Truckers del '74, un doppio ed un triplo autogestiti unitamente a Man, Hawkwind, organizzazioni alternative britanniche ed altri gruppi giusti.

Cosa resta oggi dei Gong? Mah, il nome a dire il vero gira ancora nei dischi di Pierre Moerlen, i quali, pur non scadendo mai sotto un certo livello, sono comunque prove di una qualsiasi band che faccia del buon rock (a volte un po' di jazz, a volte qualche strizzatina d'occhio al commerciale) e che non hanno comunque niente a che vedere coi Gong originali.

Rimangono invece un sacco di ricordi su quello che è stata questa meteora nell'asfittico panorama musicale: un grossissimo contributo all'apertura di menti imballate da decenni di musica "for the money".

da
Stampa Alternativa
introduzione a Il Pianeta Gong E Daevid Allen
gennaio 1981



- Magick Brother/Mystic Sister
(1969) Decal Cd Charlie 31 - cd

1. Mystic Sister: Magick Brother (G. Smyth) - 2. Glad To Say To Say (G. Smith) - 3. Rational Anthem (G. Smyth) - 4. Chainstore Chant: Pretty Miss Titty (G. Smyth) - 5. Fable Of A Fredfish: Hope You Feel Ok (G. Smyth) - 6. Ego (G. Smyth) - 7. Gong Song (G. Smyth) - 8. Princess Dreaming (G. Smyth) - 9. 5 & 20 Schoolgirls (G. Smyth) - 10. Cos You Got Green Hair (G. Smyth)

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Dieter Gewissler, Didier Malherbe, Rachid Houari

Produced by George Gomelski

- Camembert Electrique
(1971) Oxford 3172 - vinile

1. Radio Gnome '25 - 2. You Can't Kill Me 6.18 - 3. I've Been Stone Before 4.55 - 4. Mister Long Shanks: O Mother I Am Your Fantasy 3.35 - 5. Dynamite: I Am Your Animal 4.30 - 6. Wet Cheese Delirium '28 - 7. Queezing Sponges Over Policemens Heads '10 - 8. Fohat Digs Holes In Space 6.18 - 9. Tried So Hard 4.35 - 10. Tropical Fish Selene 7.32 - 11. Gnome The Second 1.26

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Tim Blake, Mike Howlett, Didier Malherbe, Pip Pyle, Steve Hillage

Produced by Pierre Latters
Cover by Daevid Allen

E' il 1967 quando la più eccentrica comune hippie inglese sbarca in Gallia esportando il suo carico di freakerie assortite. Una vera confetteria di musiche aliene e voci venusiane. Come ascoltare la musica popolare di Marte, migliaia di anni luce lontano.
Il
Camembert Electrique esce nel '71 ed è il primo album ufficiale dei Gong, dopo il terremoto giovanile nel Maggio Parigino cui Allen e gli altri prendono attivamente parte (rischiando pure l'arresto), ma quegli scossoni politici e sociali vengono qui dispersi in liquido amniotico LYSergico (You Can't Kill Me), caricati su una carovana da circo equestre marziano (Dynamite, Selene), sciolti nell'acido (I've Been Stone Before, I Am Your Fantasy). E' un disco ancor oggi fondamentale.
Franco Dimauro da Rumore n° 152 settembre 2004

- Flying Teapot
(1973) Virgin v 2002 - vinile

1. Radio Gnome Invisible 5.30 - 2. Flying Teapot 12.30 - 3. The Pot Head Pixies 3.00 - 4. The Octave Doctors 2.00 - 5. Zero The Hero And The Crystal Machine 9.45 - 6. Witch's Song/I Am Your Pussy 5.10

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Didier Malherbe, Steve Hillage, Pierre Morlen, Tim Blake, Mike Howlett

Produced by George Gomelski
Cover by Daevid Allen

Fermo oltre un anno per dispute contrattuali con la BYG, Allen ne approfitta per dare forma alla sua musica ma anche al gruppo.
Con l'aggiunta di Steve Hillage, i Gong firmano il loro disco più famoso, primo atto della "Trilogia di Radio Gnome": sono gli anni delle Radio Pirata e Allen se ne inventa una che trasmette da una teiera volante proveniente dall'immaginario pianeta Gong. E' una sorta di allegorico fumetto freak messo in musica, un fantasioso capolavoro di space rock progressivo a forte inclinazione mistica: tematiche hippie e aromi di patchuouli, testi che parlano di sesso e visioni da LSD, sussurri erotico psichedelici, un po' di Zappa e di elettronica, tematiche esoteriche e qualche spruzzo di magia bianca, in una divertente ricerca di altri livelli di conoscenza. E' musica per "stonati", nell'accezione americana del termine, il lato ironico e creativo di una new age in grande anticipo sui tempi, musica viva, gioiosa, piena di buone vibrazioni, che porta un sorriso aperto e sincero sul volto troppo spesso serio e greve del progressive.
Cesare Rizzi da Progressive & Underground, ed. Giunti

- Angel's Egg
(1973) Virgin Records cdv 2007 - cd

1. Other Side Of The Sky (T. Blake/D. Allen) 7.40 - 2. Sold To The Highest Buddha (M. Howlett/D. Allen) 4.25 - 3. Castel In The Clouds (S. Hillage) 1.09 - 4. Prostitute Poem (G. Smyth/Hillage) 4.52 - 5. Givin My Luv To You (D. Allen) '43 - 6. Selene (Allen) 3.38 - 7. Flute Salade/Oily Way (D. Allen/D. Malherbe) 5.46 - 8. Outer Temple (T. Blake/S. Hillage) 1.09 - 9. Inner Temple (D. Allen/D. Malherbe) 2.34 - 10. Percolations (P. Morlein) '46 - 11. Love Is How Make It (P. Morlein/D. Allen) 3.27 - 12. I Never Glid Before (S. Hillage) 5.36 - 13. Eat That Phone Book Cosa (D. Malherbe) 3.12 - 14. Ooby-Scooby Doomsday Or The D-Day Dj's Got The D.D.T. Blues (D. Allen) 5.09

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Tim Blake, Mike Howlett, Didier Malherbe, Steve Hillage, Pierre Morlein

Produced by Geroge Gomelski
Cover by Daevil Allen

Folgorato da un rassicurante e forse inatteso contratto discografico con la Virgin, Daevid Allen erratico principe freak d'origine australiana, si ritrovava per la prima volta con tutti i riflettori puntati addosso, anche da parte di chi ne aveva ignorato il contributo alla nascita dei Soft Machine e le provocatorie opere iniziali, pubblicate in Francia.
Scritturato da Virgin, Allen non rinnega l'iconoclastia della sua bizzarra creatività con l'opera prima della trilogia
The Flying Teapot, ovvero la "teiera volante" che atterra sul nostro pianeta recando con sè i messaggeri del Pianeta Gong, folletti che sembrano usciti da una proiezione futuribile delle saghe di Tolkien. Cresce però il numero dei suoi adepti fra musicisti prestigiosi, ed accanto alla compagna Gilli Smyth e al fiatista Didier Malherbe, appaiono al suo fianco Steve Hillage, chitarrista di Arzachel e Khan, Tim Blake (tastiere) e Pierre Morlein, percussionista diplomato in conservatorio. Di pari passo aumenta il quoziente professionale della musica, che però resta aperta all'improvvisazione e fuori dai schemi formali.
Sulla prima facciata lo stile avant-garde dei Gong si riflette nell'onda lunga del jazz-rock cosmico
Other Side Oh The Sky, con il sax e sintetizzatori in primo piano, mentre Prostitute Poem è una nuova recita, oltraggiosa quanto lirica, della Smyth, e Selene seduce con i suoi particolari lineamenti popedelici.
Il gusto di un pop obbliquo ed anti-commerciale, quasi una risposta europea alle provocazioni zappiane, inaugura il secondo lato del disco con
Oily Way, poi, fra schegge impazzite di stranita inventiva, si giunge a I Never Glid Before di Steve Hillage, dove il solista di Canterbury offre un succinto ma elettrizzante saggio di chitarra fuzz.
Riccardo Bertoncelli da Rockerilla n° 265 settembre 2002

- You
(1974) Virgin vil 12019 - vinile

1. Throughts For Naught 1.30 - 2. A P.H.P.'s Advice 1.37 - 3. Magick Mother Invocation 2.11 - 4. Master Builder 6.09 - 5. A Sprinkling Of Clouds 8.42 - 6. Perfect Mystery 2.25 - 7. The Isle Of Everywhere 10.35 - 8. You Never Blow Your Trip Forever 11.10

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Didier Malherbe, Steve Hillage, Tim Blake, Mike Howlett, Pierre Morlein

Produced by Gong and Simon Heyworth
Recorded at Manor Studios on Summer '74

- Live Etc.
(1977) Virgin avil 213501 - vinile

1. You Can't Kill Me 5.50 - 2. Zero The Hero And The Witch's Spell 11.08 - 3. Flying Teapot 6.28 - 4. Dynamite/I Am Your Animal 5.44 - 5. 6/8 3.53 - 6. Est'ce Que Je Suis 4.12 - 7. Ooby-Scooby Doomsday Or The D-Day Dj's Got The D.D.T. Blues 5.15 - 8. Radio Gnome Invisible 7.35 - 9. Oily Way 3.20 - 10. Outer Temple 1.05 - 11. Inner Temple 5.15 - 12. Where Have All The Flowers Gone? 3.07 - 13. Isle Of Everywhere 10.24 - 14. Get It Inner 2.31 - 15. Master Builder 5.56 - 16. Flying Teapot 1.55

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Steve Hillage, Didider Malherbe, Mike Howlett, Tim Blake, Pierre Morlein, Mirelille Bauer, Miquette Giraudy, Patrice Lemoine, Rob Tate, Di Stewart

Produced by Mike Howlett and Phil Newell
Cover by Cooke Key

- Gong Est Mort - Vive Gong!
(?) Celluloid 66915 - cd

1. Can't Kill Me (D. Allen) - 2. I've Been Stoned Before (D. Allen) - 3. Radio Gnome Invisible (D. Allen) - 4. Zero The Hero And The Witch's Spell (D. Allen/C. Trisch) - 5. Flute Salade (D. Malherbe) - 6. Inner Temple (D. Allen/D. Malherbe) - 7. Iao Chant And Mister Builder (Gong) - 8. Sprinkling Of Clouds (Gong) - 9. From The sle Of Everywhere To The End Of The Story Of Zero The Hero (Gong) - 10. You Never Blow Your Trip For Ever (Gong)

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Tim Blake, Steve Hillage, Mike Howlett, Didier Malherbe, Pierre Morlein

Produced by Daevid Allen
Cover art by Daevid Allen

- Floating Anarchy
(1977) D.R. lim 1002 - vinile

1. Psycological Overture - 2. Floating Anarchy - 3. Stone Inno - 4. New World Transformation Try - 5. Opium For The People - 6. Allez Ali Baba Blacksheep Have You Any Bullshit?

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Tim Blake, Steve Hillage, Mike Howlett, Didier Malherbe, Pierre Morlein

Produced by Daevid Allen
Recorded live at Tanagra of Toulouse
Cover art by Daevid Allen

- Live Au Bataclan 1973
(?) Mantra 025 - vinile

1. Introduction/Tout Va Bien - 2. Dynamite/I'm You Animal - 3. Tic Toc - 4. Taliesin - 5. Inside Your Head - 6. You Can't Kill Me - 7. Flute Salade - 8. Pussy - 9. Radio Gnome I & II - 10. Flying Teapot - 11. Wet Drum Sandwich/Encore

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Didier Malherbe, Tim Blake, Steve Hillage, Mike Howlett, Pierre Moerlen

Recorded live at The Bataclan in Paris on 1973
Produced by Daevid Allen
Engineering by Venux Deluxe
Cover art by Daevid Allen

- Live at Sheffield 1974
(?) Mantra 042 - vinile

1. Crystal Gnome (Crystal Gnome /Gnomophone/Bamboule/nomofaune) - 2. Radio Gnome I & II (Radio Gnome/Banana Nirvana) - 3. Mister Pixie (Mister Pixie/Bad De Gras Sax) - 4. Flying Teapot (Flying Teapot/Out Of Space) - 5. Wet Drum Sandwich - 6. Mange Ton Calepin - 7. You Can't Kill Me - 8. Titicaca (Titicaca/Flute Coda)

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Didier Malherbe, Tim Blake, Mike Howlett, Pierre Morlein, Steve Hillage

Recorded live at Sheffield on 1974
Produced by Daevid Allen
Engineering by Venux Deluxe
Cover art by Daevid Allen

- Gongmaison
(1989) Demi Monde dmlp 1022 - vinile

1. Flying Teacup (D. Allen) 5.10 - 2. 1989 (H. Williamson) 4.01 - 3. Titti Caca (D. Allen) 10.10 - 4. Tablas Logorythmique (S. Maitra) 1.00 - 5. Negotiate (D. Allen) 13.55 - 6. We Circle Around (trad.) 4.56

Musicians:
Daevid Allen, Didier Malherbe, Harry Williamson, Shyamal Maitra, Graham Clarke, Wandana Bruce, Conrad Henderson, Rob George, Jenni Rodger

Produced by Harry Williamson
Cover art by Wandana Bruce

- Shapeshifter
(1992) Celluloid 66914 - cd

1. Gnomerique '7 - 2. Shapeshifter 4.53 - 3. Hymnalayas 7.38 - 4. Dog-O-Matic 3.00 - 5. Spirit With Me 2.27 - 6. Mr. Albert Parkin '17 - 7. Raindrop Tablas '21 - 8. Give My Mother A Soul Call 4.30 - 9. Heaven's Gate 4.49 - 10. Snake Tablas '34 - 11. Loli 5.09 - 12. Là Bas Là Bas 4.06 - 13. I Gotta Donkey 2.12 - 14. Can You: You Can 9.09 - 15. Confiture De Rhubarbier 1.18 - 16. Parkin Triumphant '6 - 17. Longhaired Tablas '14 - 18. Elèphant La Tète 4.41 - 19. Mother's Gone 1.12 - 20. Elèphant La Cuisse 3.26 - 21. White Doves 5.24 - 22. Gnomoutro '27

Musicians:
Daevid Allen, Graham Clarke, Shyamal Maitra, Keith Baley, Pip Pyle, Didier Malherbe, Charlelie Couture, Tom The Poet, Loyehrlich, Mark Robson

Produced by Daevid Allen
Cover photo by Bruno Foglia

- Zero To Infinity
(2000) Gas 824 - cd

1. Foolefare '42 - 2. Magdalene 3.57 - 3. The Invisible Temple 11.35 - 4. Zeroid 6.08 - 5. Wise Man In Your Heart 8.03 - 6. The Mad Monk 3.24 - 7. Yoni On Mars 6.07 - 8. Damaged man 5.13 - 9. Bodilingus 4.02 - 10. Tali's Song 6.25 - 11. Infinitea 7.48

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Didier Malherbe, Theo Travis, Chris Taylor, Mike Howlett, Mark Robson, Toby Robinson

Produced by Mike Howlett and the Gong Eclettive
Recorded at Moat Studios London between the Full Moons of September/October 1999
Engineered by Roby Robinson
Cover by Daevid Allen

Un nuovo album dei Gong è sempre un evento, come sa bene qualunque appassionato di viaggi interplanetari tra teiere volanti e gnomi dalla testa a pentola; Zero To Infinity lo è in misura ancor maggiore, perché l'ennesimo stravolgimento dei ranghi ricompattata una line-up suggestivamente vicina a quella delle avventure 'classiche' di "Zero The Hero", quelle legate ad una trilogia tanto mitica da far invidia ad Asimov. Incassata quindi la defezione di Pyp Pyle (sostituito peraltro dall'ottimo Professor Paradox Chris Taylor) ecco sfilare, accanto a Daevid Allen (Sri Cappuccino Longfellow!) e Gilli "Shakti Yoni" Smith, gli indimenticati Didier "Bloomdido" Malherbe e soprattutto Mike "Lorde Tonsil Of Aplomb" Howlett, semplicemente il miglior bassista che la saga Gong abbia mai contemplato, protagonista decisivo nella definizione di quella scansione ritmica che ha portato il jazz-rock a comunicare con la psichedelia in una misura mai sperimentata prima con tanta efficacia. In vitale contrapposizione con il contralto ed il flauto di Bloomdido, completa la formazione Theo (dophilus) Acidophilus Travis, che alternando alle tastiere i sassofoni soprano e tenore riesce a non far rimpiangere l'uscita di scena di Robert Calvert. Con un simile dispiegamento di forze, raccontare la quinta avventura musicale di Zero, ribattezzato Zeroid (in omaggio alla sua forma sferoidale) è poco più che uno scherzo, e non ci mette nulla a coinvolgerci questo album disteso e seducente, raramente concitato e spigoloso, anche se sempre permeato da quello spirito pedagogico - siamo sempre a lezione di anarchia galleggiante, pacifismo ecologico e presa di coscienza militante - che affida alla magia della favola ed al guizzo del cartone animato i concetti depistanti e taglienti del grande filoso-fofolletto. Il nostro Zeroid sperimenta subito la discorporazione in entità che si infiltra nella corteccia cerebrale dei viventi nel ruolo di benigno osservatore, entra nel tempio della triplice dea Magdalene-Diana-ShaktiYoni attraverso un percorso vagamente zappiano (dal parcheggio di un supermercato della catena Tesco trovato dopo una corsa a rotta di collo nella foresta) sulle ali del sax di Bloomdido che interagisce con un felice impianto ritmico, jazzato e gommoso, vicino alle progressioni estatiche di You. The Invisible Temple è il dominio dello space whisper, il lato femminile del pianeta Gong, lo scrigno dei segreti ineffabili della dea Shakti; la stessa atmosfera ritornerà in Wise Man In Your Heart, con il suadente intervento vocale di Daevid, dopo che Zeroid ci ha sommariamente presentato il protagonista su un ingegnoso ritmo funk strapazzato da una chitarra priva di freni. E' tempo però di fare i conti con l'assurdità della vita ed imparare la misterica arte della preparazione del tè, ed ecco l'impareggiabile Mad Monk, il più caratteristico dei personaggi introdotti da questo episodio, dare un saggio di Lafta yoga tra movenze di jazz in parte latino, in parte sudafricano, memore di alcune bellissime pagine di Wyat. La capacità di sognare è ancora intatta, il cuore è giovane.

- About Time
(1980) Decal lik 73 - cd

1. Preface (D. Allen/M. Beihorn) 1.28 - 2. Much Too Old (D. Allen/B. Laswell) 2.43 - 3. Black September (D. Allen/C. Cultreri) 4.03 - 4. Materialism (B. Laswell/C. Cultreri) 3.12 - 5. Strong Woman (D. Allen/B. Bacon) 4.30 - 6. I Am A Freud (D. Allen) 1.46 - 7. O My Photograph (D. Allen) 9.10 - 8. Jungle Windo(w) (D. Allen) 6.19 - 9. Hours Gone (D. Allen) 4.05

Musicians:
Daevid Allen, Bill Laswell, Bill Bacon, Fred Maher, Cliff Cultreri, Gary Windo, Michael Beihorn, Don Davis, Mark Kramer

Produced by Daevid Allen and Bill Laswell
Recorded at B.M.O., Willow, N.Y. on 1979
Cover photo by Felipe Orrego

- Not What You Think... Camembert Ecletique
(1998) Gas cd 001 - cd

1. Gile Monteleu Demos 15.30
a) Take A Little Trip - b) Dynamite - c) It's The Time Of Your Life - d) Chela - e) Big City Energy
2. Garcon Ou Fille (alternative vers.) 3.36 - 3. Dynamite/Goldilocks 5.42 - 4. Rock & Roll Angel & Nightmare Of Mr. Respectable 5.38 - 5. Garcon Ou Fille (submix) 3.35 - 6. Hyp Hypnotise You (submix) 3.38 - 7. Haunted Chateau Rehearsls 13.17 - 8. Big City Energy 3.46 - 9. Gongwash Indelibile 5.49

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Dieter Gewissler, Didier Malherbe, Christian Tritsch, Rashid Houari, Daniel Laloux

Produced by Daevid Allen
Cover art by Daevid Alen

- Continental Circus
(1970) Coe  0621 - cd

1. Blues For Findlay - 2. Continental Circus World - 3. What Do You Want? - 4. Continental Circus (instrumental)

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Dieter Gewissler, Didier Malherbe, Rachid Houari, Christian Tritsch

Produced by George Gomelski

- I Am Your Egg
(2005) Voiceprint vp376cd - cd

1. End St. Station - 2. Sacrifice - 3. Melting Love - 4. Slinky Ones - 5. River Song - 6. Ship Of Fools - 7. Midnight Sun - 8. Undeniably - 9. Time Dilation - 10. Hungry Lion - 11. Mechanical Schoolmistress - 12. Palestine - 13. Memory

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Orland Allen, Scott Tinkler, Dave Addes, Clara Quennefranc, Harry Williamson, Johs Pollock, Kawabata Makoto, Thierry Fosman, Daragh Brady, Sam McClain, Ayrun Carkeet, Simon Crosbie, Efendi Jaenudin Pepen, Steve Holt, Gerard Lyndon, Ren Waterfall

Produced by Daevid Allen and Gilli Smyth

- 2032
(2009) G-Wave aagwcd001 -cd

1. City Of Self Fascination - 2. Digital Girl - 3. How To Stay Alive - 4. Escape Control Delete - 5. Yoni Poem - 6. Dance With The Pixies - 7. Wacky Baccy Banker - 8. The Year 2032 - 9. Robo-Warrior - 10. Guitar Zero - 11. The Gris Gris Girl - 12. Wave And A Particle - 13. Pinkie Ponkie - 14. Portal

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth,  Didier Malherbe, Miquette Giraudy, Mike Howlett, Chris Taylor, Theo Travis, Yuki Katsui, Elliet Mackrell, Stefanie Petrik, Steve Hillage

Produced by Steve Hillage
Recorded at A-Wave Studio, London, Spring 2009
Cover Art by Daevid Allen

Ci mancava solo questo, da Daevid Allen e company: la quarta parte della trilogia di Radio Gnome Invisibele! D'altronte, come tutti naturalmente sanno, nel 2032 il Pianeta Gong e la Terra saranno perfettamente allineati, e quindi una celebrazione s'imponeva. In 2032 invece finisce con l'imporsi lo stile archetipico del gruppo, con riff chitarristici da "formaggio elettrico", sussurri sexy di Shakti Yoni (malgrado la signora abbia ormai l'età della Strega Bacheca), sibili onirico-psichedelici, e ovviamente testi appositi a narrare il seguito delle avventure della saga ben nota a chi scoprì il gruppo all'inizio degli anni '70. Avrete capito che l'effetto è molto nostalgico, e questo non è un aspetto positivo; va però anche detto che lo stile Gong non è affatto invecchiato male, e l'idea di ritrovarsi calato di botto nelle atmosfere di Flying Teapot per nienta spiacevole; specialmente quando sono della partita praticamente tutti i membri della line up originale, inclusi Steve Hillage, Miquette Giraudy e Didier Malherbe.
Non si percepisce nessuna stanca in queste canzoni, che al contrario appaiono a tratti straordinariamente compiute (Escape Control Delete), incredibilmente energiche (Portal potrebbe quasi essere un pezzo dehli Hawkwind), ancora deliziosamente seducenti (Dance With The Pixies), di costruzione complessa ma affascinante (Wacky Baccy Banker, con una coda degna degli strumentali di You), oppure aperte a sound electro di nuova generazione (Robo-Warriors).
Roba per fan? Certo, nondimeno 2032 è anche adattissimo alla (ri)scoperta del gruppo da parte delle nuove generazioni. Buon viaggio.
Bizarre da Blow Up n° 138 Novembre 2009

- Acid Motherhood

(2012) Voiceprint vp311 - cd

1. Ocean Of Molasses '32 - 2. Supercotton 8.36 - 3. Olde Fooles Game 2.08 - 4. Zeroina 2.56 - 5. Brainwash Me 3.58 - 6. Monstah! 2.31 - 7. Bible Study '30 - 8. Bazuki Logix 4.15 - 9. Waving 4.05 - 10. Makototen 13.36 - 11. Schwitless In Molasses

Musicians:
Daevid Allen, Gilli Smyth, Kawabata, Makoto, Cotton Casino, Josh Pollock, Orlando Allen, Dharmawan Bradbridge, Greg Sheehan

Recorded at Tiger Eye Studio, Australia
Engineering by Zubin  Henner
Produced by Orlando Allen and Zubib Henner