Marianne Faithfull



album in pagina:

-
A Childs Adventure
-
Strange Weather
-
Blazing Away
- Broken English
- A Secret Life
- Horses And High Heels




collabora in:

- Lost In The Stars/The Music Of Kurt Weill
  (AA.VV.)


- Trouble In Mind
  (Mark Isham)

-
Review
  (Michael Mantler)




Figlia di una baronessa austriaca, studentessa nel rigido collegio femminile di Reading, Marianne Faithful vede cambiare improvvisamente la propria esistenza quando nel 1964 partecipa a una festa londinese in compagnia di John Dumbar. Tra gli invitati i Rolling Stones e il loro produttore Andrew Loog Oldham, che trova il viso della Faithful perfetto per lanciare composizione di Jagger e Richards, As Tears Go By. Casualmente anche la voce si rivela adatta: timida ma garbata, con l'aspetto di una ragazza pulita di buona famiglia, Marianne proietta la canzone nei Top 10 nell'agosto del 1964. Il secondo singolo, Blowin' In The Wind di Dylan, non ha successo, ma i tre successivi tornano in classifica nel 1965: Come And Stay With Me, This Little Bird e Summer Night. Il personaggio Faithful funziona perfettamente al punto che i primi due album Come My Way e Marianne Faithful entrano conteporaneamente in classifica, pur essendo stati pubblicati lo stesso giorno.

Nel 1966 si separa da Dumbar, sposato in precedenza, per dedicarsi ai Rolling Stones e scegliere infine Jagger, come dichiarerà anni dopo in un'intervista. La burrascosa relazione con il cantante, la rapida scalata alle cronache, i primi affari di droga, sostituiscono la popolarità ottenuta come interprete. Un altro disco,
North Country Maid, e un piccolo siccesso con Is This What I Get For Loving You Baby, nel 1967, preludono all'allontanamento dalla scena musicale. La Faithful si dedica infatti, con discreti risultati, al cinema e al teatro, interpretando due film, con Oliver Reed e Alain Delon, e recitando in un adattamento dell'Amleto nelle Tre Sorelle di Cechov, con Glenda Jackson. Nel 1969 ritorna al rock con Something Better, prodotto da Jagger, ma il rientro è frustrato da un incidente con la droga che la riduce in fin di vita, quando, mesi dopo, si trova in Australia con Jagger per girare il film Ned Kelly. Si rimetterà completamente solo anni più tardi, troncando però di lì a poco la sua relazione con il cantante degli Stones. Per gran parte degli anni '70 è costretta a lunghi mesi di ospedale, e riappare nel 1974 in occasione di uno special televisivo con David Bowie, cui segue due anni più tardi il singolo Dreamin' My Dreams e l'omonimo album, il primo dopo oltre dieci anni, registrato con l'aiuto della Grease Band. Il ritrovato successo arriva nel 1979 con Broken English e nuove prospettive artistiche. La collaborazione con il chitarrista e compositore Barry Raynolds, una nuova veste del personaggio Faithful e un nuovo timbro vocale, roco e molto sensuale, poco ricordano la sfrontata ragazzinina di molti anni prima. L'album guadagna il platino e riporta il nome dell'artista prepotentemente in prima fila. Alcune eccellenti composizioni (su tutte Broken English e The Ballad Of Lucy Jordan), una riuscita cover di Working Glass Hero di Lennon e un'eccellente schiera di musicisti capeggiati da Steve Winwood, giustificano il successo. La coppia Faithful-Reynolds prosegue con ottimi risultati anche con gli album successivi: Dangerous Aquaitance e sopratutto A Child's Adventure, con il buon singolo Blue Millionaire.

Nel 1985 la Faithful è chiamata dal produttore Hal Willner a partecipare al progetto di
Lost In The Stars, tributo alla musica di Kurt Weill e più tardi da Mark Isham, per la colonna sonora di Trouble In Mind, in cui esegue brani di Isham e di Kris Kristofferson. Nel 1987, abbandonato Reynolds  ancora con Willner, la Faithful pubblica l'ottimo Strange Weather, che prende il titolo da una canzone di Tom Waits all'epoca inedita (apparirà poi su Big Time). Il disco è immerso in un desolato scenario crepuscolare, con la voce dell'artista che sembra riandare a certe canzoni europee degli anni '30 e '40. In repertorio anche una rilettura di As Tears Go By e una traduzione di I'll Keep It With Mine di Bob Dylan.

Il rpimo passo negli anni '90 è il celebrato live
Blazing Away, registrato in due giorni alla St. Anne's Cathedral di Brooklyn, New York, con l'accompagnamento di famosi musicisti come Garth Hudson (The Band), Marc Ribot, Dr. John e Fernado Saunder e con un repertorio che va da Tom Waits (Strange Weather) a John Lennon (Working Glass Hero) fino ai vecchi amici Rolling Stones (Sister Morphine e As Tears Go By).

In seguito ha inizio un periodo di attività collaterali al mondo discografico (interrotto solo dalla pubblicazione di
A Collection Of Her Best Recordings), durante il quale partecipa a un seminario al Naropa Institute di Denver, Colorado. E' anche l'occasione per iniziare una partnership con Allen Ginsberg che porta anche  a una breve tournèe dei due. Per un nuovo lavoro bisogna attendere il 1995, quando viene pubblicato A Secret Life: prodotto da Angelo Badalamenti, stretto collaboratore del regista David Lynch (sue le colonne sonore del serial Twin Picks e del film tratto dal serial Fire Walks With Me-Fuoco Cammina Con Me), l'opera è molto introspettiva e mette in evidenza le superbe doti vocali della Faithful: nell'album trova posto anche un brano musicato tratto dalla Tempesta di William Shakespeare. Il momento felice è suggellato da una tournèe con il solo ausilio del pianista Paul Trueblood: il repertorio, poi immortalato su 20th Century Blues, è basato essenzialmente sul song book di Kurt Weill. scritto per le opere di Berthold Brecht, che trova nella musicista inglese un'interprete affascinante e particolarmente coinvolgente; la stessa che, un po'  a sorpresa, partecipa a The Memory Remains, il primo singolo tratto da Reload dei Metallica.

Vagabond Ways è il primo lavoro con la Virgin: la cantante, affiancata in alcuni brani da Daniel Lanois, incide canzoni scritte appositamente per lei da Elton John (For Waiting You), Roger Water (Incarceration Of A Flower Child) e brani più datati come Tower Of Song di Leonard Cohen. Incapace di ripetersi, per il successivo Kissin' Time passa da Elton John a Billy Corgan (Smashing Pumpkins). A settembre 2004 arriva un nuovo lavoro, Before The Poison, con tre brani scritti con Nick Cave e la partecipazione di Damon Albarn dei Blur e P.J. Harvey. Notevole anche il cast che partecipa a Easy Come Easy Go: ancora Cave, Antony, Jarvis Cocker, Rufus Wainwright e Keit Richards. Nel mentre, la Faithful interpreta con successo il film di Sam Garbaski: Irina Palm.

da
Enciclopedia del Rock ed. Arcana


- A Childs Adventure
(1983) Island ILPS 19734 - vinile

1. Times Square 4.22 - 2. Blue Millionaire 5.35 - 3. Falling From Grace 3.58 - 4. Morning Come 5.16 - 5. Ashes In My Hand 4.51 - 6. Running For Our Lives 4.48 - 7. Ireland 4.37 - 8. She's Gor A Problem 3.55

Musicians:
Marianne Faithfull, Terry Stannard, Fernando Saunders, Milkey Chung, Wally Badarou, Barry Reynolds, Ben Brierley, Rafael De Jesus

Produced by Wally Badarou, Barry Reynolds and Harvey Goldberg
Engineering by Harvey Goldberg
Cover by Tony Wilgun

Idolo delle ragazze inglesi nei '60, modello di un'intera generazione dopo tre albums di grande successo, scomparve dalle scene musicali e mondane fin dal '69. Ormai alcolizzata e drogata, avviata verso un viale del tramonto che sembrava ormai definitivo, dimenticata da tutti, torna inaspettatamente alla ribalta nell'80, con Broken English, splendido esempio di ciò che può esprimere un Tom Waits in versione femminile: sentimenti, esperienze, disperazione, delusioni e dolori della vita, il tutto espresso nel modo più immediato e coinvolgente possibile.
L'album successivo,
Dangerous Aquaitances è il momento di pausa e di riflessione; forse il lavoro è stato più voluto dalla casa discografica che voleva sfruttare l'incredibile successo che il ritorno di Marianne aveva avuto: un prodotto orecchiabile e commerciale, ma con ottimi spunti; un rock elegante ed impeccabile, ma con il fascino della sua voce. Nel frattempo sono stati ristampati i suoi primi albums in varie raccolte, tutte molto interessanti e ben curate.
Questo suo terzo album, del nuovo periodo, rappresenta il ritorno alle atmosfere tipiche di
Broken English: tutto è pervaso di tristezza e malinconia, della violenza di tutti i giorni, ma che risalta è la grinta e la cattiveria delle interpretazioni della Faithfull.
Voce sofferta, ora sensuale, ora dolce che narra i momenti della vita comune nella sua semplicità e drammaticità, come nelle stupende
Times Squares e Falling From Grace o nell'intensa Ireland, una piccola sorpresa è The Blue Millionaire, un brano ritmato denso di atmosfere dance.
Doveroso un cenno a Barry Reynolds, cantante, chitarrista, compositore di quasi tutte le canzoni con Marianne e cooproduttore dell'album, artista molto interessante autore di un album solo veramente eccellente.
Daniele Ghisoni da Rockerilla n° 34 maggio 1983

- Strange Weather
(1987) Island ilps 9874 - vinile

1. Stranger Intro '36 - 2. Boulevard Of Broken Dreams 3.04 (A. Dublin/H Warren) - 3. I Ain't Going' Down To The Well No More 1.07 (H. Ledbetter/A. Lomax/J. Lomax) 4. Yesterday 5.18 (O. Herbach/J. Kern) - 5. Sign Of Judgement 2.53 (K. Prince Moore) - 6. Strange Weather 4.13 (T. Waits/K. Brennan) - 7. Love Life And Money 4.05 (J. Dixon/H. Glover) - 8. I'll Keep It With Me 3.46 (B. Dylan) - 9. Hello Stranger 2.30 (D. Pomus/Mac Rennack) - 10. Penthouse Serenade 2.34 (W. Jason/V. Burton) - 11. As Tears Go By 3.42 (M. Jagger/K. Richard/A. Oldham) - 12. A Stranger On Earth 3.56 (S. Feller/r. Ward)

Musicians:
Marianne Faithfull,
Bill Frisell, Michael Levine, Sharon Freeman, Fernando Saunders, J.T. Lewis, Chris Hunter, Garth Hudson, Mac Rebennack, Robert Quine, Steve Slagle, Willian Schimmel, Lew Soloff

Produced by Hal Willner
Engineering by Joe Ferla


(...)
Strange Weather è il prodotto finito del tipico disco che si vuole definire "d'atmosfera", curato nei dettagli, buono per tutte le età e adatto all'ascolto serale o, ancor meglio notturno (musica "d'approccio" si potrebbe dire). A questo punto la critica principale che può venir mossa alla Faithfull è quella di essersi adeguata ancora una volta ad un nuovo clichè se non proprio imposto almeno guidato da altri (oltre a Willner il grande capo della Island Chris Blackwell) come in fondo era avvenuto all'epoca del ritorno new-wave oriented di sette anni fa. Tutto questo è senz'altro vero però si deve pur ammettere che Marianne Faithfull nei panni della chanteuse fatale funziona bene con quel viso ancora bello nonostante le offese patite e sopratutto con il suo ormai caratteristico canto arrochito anche lui figlio di molti vizi del passato. E poi Strange Weather, patinato fin che si vuole, è davvero un gran bel disco, specie là dove è il tratto decadente e sensuale a prevalere come dimostrano le due splendide tracce poste in apertura del primo lato, la mitteleuropea Boulevard Of Broken Dreams e il gospel per sola voce Ain't Goin' Down To The Well No More; altre composizioni dell'album scorrono invece sulle strade più tranquille della raffinatezza "evergreen" con qualche manierismo strumentale ma molti momenti assai riusciti quali il prestigioso inedito a firma Tom Waits e signora che titola il disco e Love, Life And Money col solo accompagnamento del piano di Dr. John.
L'onore del pensierino conclusivo spetta però a
As Tears Go By che fu nel 1964 la prima canzone incisa dalla diciasettenne Marianne; sono passato ventitre anni ma solo ora evidentemente ella ha sentito la necessità, la possibilità di recuperarla; non credo si tratti di nostalgia ma, semmai, solo di uno sguardo, intenso e in qualche modo triste, ad un passo ormai definitivamente chiuso.
Antonio Vivaldi da Rockerilla n° 86 ottobre 1987

- Blazing Away
(1990) Island ILPS 9957 - vinile

1. Les Prison Du Roi - 2. Strange Weather - 3. Guilt - 4. Working Glass Hero - 5. Sister Morphine - 6. As Tears Go By - 7. Why D'Ya Do It? - 8. When I Find My Love - 9. Ballad Of Lucy Jordan - 10. Times Square - 11. Blazing Away - 12. She Moved Through The Fair - 13. Broken English

Musicians:
Marianne Faithfull, Garth Hudson, Dr. John,
Marc Ribot, Fernando Saunders, Dougue Brown, Lew Soloff, Barry Reynolds

Produced by Hal Willner
Recorded live on St. Anne's Cathedral, Brooklyn, New York on November 25 and 26 1989

Narra una leggenda nordica che se un uomo ha la possibilità di vedere i demoni, potra continuare a vivere ma la sua esistenza rimarrà terribilmente sconvolta. Non sappiamo quali demoni abbia visto la signora Faithfull ma certamente le vicende terrene della ragazza devono essere state sconvolgenti.
Dopo un lungo silenzio, Marianne all'età di quarantotto anni portati peraltro malissimo, incide un album dal vivo accompagnata da valenti musicisti.
Blazing Away, questo il titolo del lavoro, è senza dubbio il migliore della sua lunga carriera artistica rivolta verso una ricerca più personale che musicale con risvolti, in alcuni casi, dolori. Forse l'album non verrà apprezzato nella calda estate che si avvicina, certamente la fase autunnale sarebbe stata più consona ad un suono così triste e melanconico: As Tears Go By è ormai grazie alla Faithfull, un classico senza tempo, il "viale del tramonto" dell'epoca beat. Ma andiamo con ordine.
Lo scorso anno, alla fine di novembre, nella cattedrale di sant'Andrea a Brooklyn, Marianne accompagnata dal boy-friend Barry Reynolds, decide di registrare il concerto che terrà in quel luogo unusuale. L'accompagnano amici di lunga data, quali Garth Hudson alle tastiere e alla fisarmonica, Mc Rebennack alias Dr. John al piano, Marc Robot alla chitarra, Fernando Saunders al basso. Alla batteria siede Dougie Browne mentre si diletta ai fiati Lew Soloff. Il risultato è grandioso.
Marianne non ha una voce meravigliosa. Quello che più impressiona nella vocalità della signora inglese è il tono drammatico delle sue interpretazioni. E come se un velo nero adombrasse oggetti e sentimenti, come se un'ombra di tristezza aleggiasse nella cattedrale, sconsacrata suppongo, di Sant'Andrea sui musicisti, sul pubblico e anche su di noi indiretti ascoltatori. Si anche noi non riusciamo a sfuggire a questa immensa ala nera che ricopre l'anima di tutte le canzoni dell'album.
Blazing Away merita un'attenta analisi dei brani, seguitemi in questo percorso tra tristezza e umano dolore.
Les Prisons Du Roi è una storia d'amore non certo a lieto fine ove si narra la vicenda di un innamorato che ruba per amore un diamante. Scoperto e arrestato viene rinchiuso nella progione del re mentre la ragazza piange il suo sconsolato amore che non potrà mai più rivedere. Il testo in francese evidenzia la trama favolistica e il lato romantico della triste vicenda. Marianne, al solito, si impossessa della storia con trasporto e anche noi ci sentiamo infelici e speriamo con lei, che il suo amore venga presto liberato.
Strange Weather: brano di Tom Waits e Kathleen Brennan, già inciso nel 1987 dalla Faithfull nell'album omonimo. La canzone è ambientata a Londra tra la nebbia e pioggerellina di puro stampo inglese, nei pressi di London Bridge, dove si recano i Pogues a cercare la giusta ispirazione. Il tocco di classe a questa struggente ballata che narra, perbacco, di un amore ormai finito, è data dalle note di pura melanconia ottenuta dalla fisarmonica di Garth Hudson.
Guilt, scritta da Barry Reynold permette a Marc Ribot, dal cognome equino di mettersi in bella evidenza con un pregevole assolo di chitarra seguito da una toccante e personale esibizione di Dr. John al pianoforte. Sia Dr. John che Hudson e Saunders hanno già collaborato con la Faithfull nel preceente Strange Weather.
Working Class Hero dalla penna del pacifista Lennon il brano più politicizzato e più famoso dell'ex Beatles. La versione della cantante è splendida e la sua voce è aiutata superbamente dalla chitarra di Reynolds e dalla fisarmonica di Hudson. Non c'è speranza nella voce di Marianne, non c'è speranza per la classe lavoratrice.
Sister Morphine: la cantante confida nelle note di copertina, di aver scritto il testo di questa drammatica ballata. (...) Questa versione drammatica della Faithfull potrebbe essere usata un'efficace campagna antidroga. Puntuale nella sua altra tragidità l'intervento al sax di Soloff.
Why D'Ya Do It perchè l'hai fatto? Si chiede la nevrotica Marianne, mentre il brano evoca atmosfere tra gli Stones e Waits. Il brano porta la firma di Reynolds e racconta le gelosie e i tradimenti di due amanti. Ottimi gli "stacchi" della tromba che allentano la tensione interpretativa When I Find My Love: scritta a quattro mani dalla cantante e da Reynolds è una semplice ballata che non riesce a non avere i colori della notte grazie al sapiente arrangiamento e alla splendida e parca tromba di Soloff.
Ballad Of Lucy Jordan composta da Shel Silvestein presenta inusuali e tenui sapori country. La metropolitana Marianne interpreta con personalità questo brano vestendo i panni della povera Lucy. Il brano appare insieme alla versione del brano di Lennon su Broken English del 1979.
Times Square uno dei brani più noti della cantante è seguito da Blazin Away l'unico brano non registrato in concerto, porta la firma di Reynolds e della cantante.
She Moved Through The Fair: brano tradizionale per sola voce, qualcno ne rammenterà la versione di Morris e Chieftains, la ballata ha toni magici ed irreali. Con Brokem English si ritorna a terra. Il brano significa "inglese confuso, scorretto" come il gergo usato dagli stranieri, dagli immigrati, dal passo proletariato. Splendida la versione edita in questo album con base percussiva grazie all'apporto ritmico di Saunders e alle fuge di Lew Soloff.
L'album è prodotto da Hal Willner, garanzia di qualità.
No, non ce ne siamo dimenticati ma l'abbiamo lasciata per ultima con fermo proposito:
As Tears Go Bye è davvero il manifesto della cantante inglese ma è sopratutto l'evoluzione artistica di un brano e della sua interprete. Se nel 1964, quando il singolo era solamente una romantica ballata scritta dagli amici Mick e Keith per la loro più nota groupi, ora anche la canzone come la gropie, si è trasformata. Alla tenue malinconia delle liriche crepuscolari l'arrangiamento si fa ancora più accorato, davvero senza speranza, in un'atmosfera che paventa il suicidio (si confronti questa versione con il brano inciso nel 1987 su Strange Weather dove la presenza degli archi mitigava il tono drammatico della canzone). Nella versione attuale, la presenza della fisarmonica di Hudson testimonia la resa incondizionata al destino imminente. (...)
Guido Giazzi da Buscadero n° 104 giugno 1990

- Broken English
(1979) Island ilps 19570 - vinile

1. Broken english - 2. Witches's Song - 3. Brain Drain - 4. Guilt - 5. The Ballad Of Lucy Jordan - 6. What's The Hurry - 7. Working Glass Hero - 8. Why D'ya Do It

Musicians:
Marianne Faithfull, Diane Birch, Frankie Collins , Jim Cuomo, Guy Humphries, Joe Maverly, Maurice Pert, Barry Reynolds, Terry Stannard, Darryl Way, Steve Windwood, Steve York, Isabella Dulaney

Produced by Mark Miller Mundy
Recorded at Matrix Studios, London
Engineering by Bob Potter
Cover photo by Dennis Morris

Si dice che questo sia il rock degli anni Ottanta: una dose massiccia di spezie inglesi, i suggerimenti morbosi dell'automatismo tedesco, esecutori capaci e una cantante dalla voce non troppo convenzionale, impolverata da chissà quale droga mentale. Se a questo si aggiunge che la bionda sconvolta si chiama Marianne Faithful, a suo tempo acclamata complice di Mick "afrodite" Jagger in Sister Morphine il gioco è, come si dice, fatto.
Ma la nostra Marianne, che per la prima volta in
Broken English collabora a testi e musica, si merita il successo decretatogli da un po' a questa parte sui piatti delle stazioni FM, sulle pagine plastificate dei giornaletti e (attenzione) sui poveri pavimenti delle discoteche.
Diciamo pure che in questa miscellanea di elementi ha saputo cogliere, come per incanto, la formula per la celebrità; formula peraltro raggiunta dopo anni di brulichio nel mondo della muscia (circa tre anni fa colse polvere di stesse con un album,
Faithless, che raggiunse posizioni ragguardevoli nelle classifiche inglesi) e del teatro.
Se questa è la musica dell'odierna generazione la veste grafica ne richiama di blue-notte i contenuti: Sister Morphine ha una sigaretta accesa tra le dita e l'unica luce scindibile dal buio è quella; la voce, vellutata carezza gelida, guida tra le note precise e ben marcate della sezione ritmica tra i sollazzi causati dalle tastiere di Steve Windwood, session-man impiegatizio, e tra quelli della chitarra di Guy Humphries che i più dissociati ricorderanno negli Winkies di Enco, che riesce a dare il meglio di sè in
Why D'Ya Do It.
Ma il brano che sicuramente avrete più modo d'ascoltare per le strade o manipolando la la radiolina è appunto
Broken English con una assai robusta cassa di batteria che programma un bel 2/4 su tutto il motivo.
Gli altri brani si dividono così equiparandosi tra "ballabili inquieti" e gradevolmente stravolti: Gli altri artefici di questa scorpacciata notturna sono i tre membri del vecchio gruppo: Steve York al basso già East of Eden nonchè solista di dubbia fantasia nel virgineo
Camelo Paradalis, Terry Stannard (ex Kokomo) alla batteria e Joe Mavety alla chitarra; tra gli altri "operai" del suono val la pena citare Darryl Way, ex viaggiatore Curved Air, Maurice Pert, compagno di John Martyn nonchè Band X e le vocine di Diane Birch e Frankie Collins entrambe ambedue Arrival.
Tutto ciò per mostrare la garanzia all'acquirente in vena di perforazione che resterà ulteriormente convinto dalla vecchia ballata di Lennon
Working Class Hero adeguata ai tempi bui quanto dell'artificioso mixaggio che rende il tutto prodotto di gran classe. (...)
Al Aprile da Mucchio Selvaggio n° 28 marzo 1980

- A Secret Life
(1995) Island 524 096 - cd

1. Prologue 2.03 - 2. Sleep 3.43 - 3. Love In The Afternoon 3.30 - 4. Flaming September 5.01 - 5. She 3.24 - 6. Bored By Dreams 3.08 - 7. Losing 3.52 - 8. The Wedding 3.16 - 9. The Stars Line Up 3.51 - 10. Apilogue 3.12

Musicians:
Marianne Faithfull, Angelo Badalamenti, Kinny Landrum, Sam Merendino, Gordon Gottlieb, Vinnie Bell, Carmine D'Amico, Mark Egan, Rob Devito, Rufus Reid, Andre Badalamenti, Al Regni, Pamela Sklar, Lawrence Feldman, Shelley Woodworth, Sherry Sylar, Robert Carlisle, Gene Orloff, Al Brown, Julien Barber, Richard Sortomme, Lamar Alsop, Ann Barak, Mitsue Takayama, Kenneth Fricker, Juliet Haffner, Harry Zaratzian, Mary Helen Ewing, Sue Pray, Caroline Levine, Frederick Zlotkin, Clay Ruede, Beverly Lauridsen, Julie Green, Richard Locker, Mark Shuman

Produced by Angelo Badalamenti
Recorded at Excalibur Sound, New York
Engineering by Art Pohlemas
Cover by Michele Comte and Wayne Maser

- Horses And High Hills

(2010) Naive nv 822811 - cd

1. The Stations - 2. Why Did We Have To Part - 3. That's How Every Empire Falls - 4. No Reason - 5. Prussian Blue - 6. Love Song - 7. Gee Baby - 8. Goin' Back - 9. Past, Present And Future - 10. Horses And High Heels - 11. Back In Baby's Arms - 12. Eternity - 13. The Old House

Musicians:
Marianne Faithfull, Carlo Nuccio, George Porter Jr., Anthony Cuccia, Bob Andrews, Doug Pettibone, Carol Winton, Jenni Muldaur, Hal Willner, Matt Rhody, Helen Gilllet, John Porter, Carol Winton, Wayne Kramer, Mark Bingham, Matt Perrine, Jonathan Frelich, Jon Gross, Jack Craft, Sam Kraft, Janna Sazlaw, Lou Reed, Mac Rebennack

Produced by Hal Willner
Recorded at Piety Street Recording, New Orleans on September/October 2010