| Oregon
  
 
 album
        in pagina:
 
 - 
          Our First Album
 - 
          Distant
        Hills
 - Violin
 - Roots In The Sky
 - Moon And Mind
 - In Concert
 - Music Of Another
        Present Era
 - Winter
        Light
 - Friends
 - In
        Performance
 - Together
		(with
        Elvin Jones)
 - Crossing
 - Oregon
 - 
        Troika
 - 
        Always, Never, And Forever
 -
        Northwest Passage
 - 
         
        Out Of The Woods
 
 
  
 L'8
        novembre 1984 Collin Walcott è morto in un incidente
        automobilistico presso Magdeburg, in Germania, assieme al
        road manager Jo Harting: aveva terminato da pochi giorni
        la registrazione del nuovo album con i compagni,
        intitolando significativamente Crossing (incrocio). Il gruppo aveva
        ripreso da un paio di anni l'attività a pieno ritmo,
        incoraggiato dall'etichetta tedesca ECM, con cui ognuno
        dei compagni aveva già collaborato. Collin Walcott aveva
        39 anni, studioso di musica etnica e della tradizione
        percussiva orientale, si era specializzato in sitar
        seguendo i consigli di Ravi Shankar ed è stato discepolo
        di Alla Rahkka per le tablas, diventandone uno dei
        massimi esperti in campo occidentale.
 
 L'esordio vero e proprio del qualtetto con il nome Oregon
        risale al 1970, con Music Of Another Present Era, giudicato unanimamente il
        manifesto della nuova acoustic music; ma i quattro si
        erano già fatti notare al fianco del sassofonista Paul
        Winter in una affascinante miscela di jazz e musica
        etnica. Dopo il primo disco ne seguiranno altri sette su
        etichetta Vanguard, fra cui non possiamo scordare almeno Distant Hills e Winter Light: il gruppo raggiunge un
        equilibrio inimitabile fra musica da camera, jazz,
        free-form improvisation, tradizioni folk da tutto il
        globo.
 
 Nel frattempo Ralph Towner intrapprende l'attività
        solista per la ECM (citerei su tutti Solstice con Jan Garbarek) e Collin
        Walcott realizza per proprio conto due dischi: Cloud Dance e Grazing Dreams, oltre a formare con Don
        Cherry e Nanà Vasconcelos il trio Codona.
 
 Il passaggio degli Oregon all'etichetta Elektra
        preannuncia aria di crisi, difatti dopo tre albums il
        quartetto si scioglie per due anni dando spazio a
        progetti solisti. Particolarmente in luce è Ralph
        Towner, in una fortunata tounèe a quattro mani con John
        Abercrombie e con l'ottimo disco Blue Sun, mentre Paul McCandless
        realizza la gemma imperdibile All The Morning
        Brings
        ed entra nel gruppo Gallery. Walcott concretizza anche
        dal vivo l'esperienza con il trio Codona e collabora con
        la vocalist Meredith Monk.
 
 Nel 1983 i quattro si riuniscono, accettando gli
        insistenti inviti della ECM: l'album evidenzia la
        volontà di rinnovamento, con l'inserimento del synth
        polifonico in mano a Ralph Towner, e un approcio più
        scientifico all'emotività delle improvvisazioni. In
        alcuni tratti la mossa si rivela vincente, ma in altri
        passaggi la sperimentazione si fa troppo rarefatta,
        offuscando la limpidità e la poesia che eravamo soliti
        attenderci dalle loro composizioni. Le idee alla base dei
        brani sono comunque sfavillanti e vengono levigate nella
        lunga serie di concerti tenuti in Europa, cosicchè chi
        ha avuto la fortuna di vederli dal vivo ha potuto
        pregustare lo squisito affiatamento raggiunto nel nuovo
        album. Oregon: Crossing. Il capitolo finale della
        splendida vicenda Oregon è un autentico testamento
        spirituale, la summa del loro lavoro degli ultimi anni,
        un esempio di coesione irripetibile, forse perduta per
        sempre con la tragica scomparsa di Collin Walcott. Forse
        il gruppo continuerà come trio, senza neppure tentare di
        sostituire la straordinaria personalità di Walcott: per
        avere un ricordo immediato della sua sensibilità, basta
        ascoltare Travel
        By Day,
        condotta dal suo sitar in magico inter-play con chitarra
        e contrabasso. Tutto l'abum è comunque un catalogo di
        gemme, un ritorno al fulgido lirismo d'origine, dopo il
        lavoro indebolito di sperimentalismi sfuocati, di due
        anni fa. Qui le idee sono invece chiarissime e
        accarezzate con una grazia da vero capolavoro. Sentite la
        malinconica circense di Kronach Waltz la gioia prorompente
        nonchè raffinata di Pepè Linque, o la magia sospesa di Queen Of Sydney, quasi rubata da un
        torrente d'alta montagna. I quattro si concedono anche
        un'escursione nello swing con The Glide   portata in trionfo dal sax
        soprano di Paul McCandless e dal pianoforte agilissimo di
        Ralph Towner. Un altro rammarico del disco precedente era
        l'abbandono della chitarra in favore del Prophet 5: in
        questo lavoro Towner recupera ampiamente lo strumento
        prediletto, pur mantenendo qualche delicata colorita di
        synth, Amarillys  è un incantevole ritorno
        all'antico, con la dodici corde roteanete in ammaglianti
        arpeggi e Alpenbridge trova sulla classical
        guitar i migliori brividi malinconici. Arrangiamenti ed
        esecuzioni sono ovunque perfetti, spinti al bersaglio
        della potente comunicativa che allontana ogni freddezza
        formale. L'interscambio fra le quattro personalità aveva
        raggiunto livelli sublimi, grazie ad una telepatia quasi
        mistica nell'accostare le sonorità: Queen Of Sidney è il momento onirico di
        classe inimitabile, raggiunto con la massima
        concentrazione. Towner è come sempre eccellente, sia
        alla chitarra che al pianoforte; Mc Candless assume nuove
        cadenze dinamiche usando il sax soprano, ma quando soffia
        nell'oboe, i brividi sulla schiena sono inafferrabili;
        Glen Moore ha compiuto ulteriori progressi con il suo
        contrabasso che sembrava già perfetto. E cosa dire di
        Walcott senza cadere nella celebrazione? Percussionisti
        così sensibili non ne nascono più (forse Nanà
        Vasconcelos, ma non è altrettanto versatile) e nessun
        altro ha saputo avvicinare con tanta poesia il sitar alla
        melodia occidentale: la sua perdita certamente
        incolmabile getta un velo di commozione struggente su
        questo Crossing, un indiscutibile
        capolavoro destinato a rimanere per molto tempo nel
        nostro cuore.
 
 Massimo
        Bracco
        da Buscadero n° 55 gennaio 1984
 
 
   
  |  - Our First Record (1970) Vanguard Uv 042 - cd
 
 1. Canyon Song (R.
          Towner) 2.46 - 2. Full Circle (C.
          Walcott/R. Towner) 4.41 - 3. Japan/Charles St. Melancholy (Oregon)
          3.33 - 4. Collin's Delite (C.
          Walcott) 3.42 - 5. Cry Of The Peacock/Coral (C.
          Walcott/R. Towner) 6.24 - 6. Mary's New Bloom (G.
          Moore) 2.15 - 7. Aheer (C.
          Walcott) 7.06 - 8. Recuerdos (F.
          Tarrega, arr. R. Towner) 3.38 - 9. L'Histoire Du Farm Suite (Oregon)
          3.50 - 10. Jade Vision (S.
          LeFaro) 3.20 - 11. Molecular (Oregon)
          1.31 - 12. Margueritte (C.
          Walcott) 3.08 - 13. Entrez Devotèe Compagne (Trad.
          Arr. R. Towner) '59
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Collin Walcott
 
 Produced by Oregon
 Engineering by Peter Pilafian and Kevin Boutote
 
 
  - Distant Hills (1973) Vanguard SVAL 33036 - vinile
 
 1. Aurora 7.42 - 2. Dark Spirit 5.50 - 3. My Chinita Suite 7.00 - 4. Distant Hills 6.31 - 5. Canyon Song 4.56 - 6. Song For A Friend 5.19 - 7. Confession 6.24
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Collin Walcott
 
 Produced by Oregon
 Recorded at Vanguard's 23rd Street Studio, New York City
        on July 2, 3, 5, 1973
 Engineering by Jeff Zaraya
 Cover painting by Monica Monsley
 
 Quella raffinata ricerca dietro il suono, di timbri e di
        cadenza, di armonie e di contrasti, si sublima sull'album Distant Hills, Towner
        ne è il padrone assoluto.
 Oltre a levigare ulteriormente il sound, Towner allunga i
        tempi delle composizioni, e di conseguenza ne complica la
        struttura. Tanto intimista quanto anonima, tanto fresca
        quanto fragile. tanto elegante quanto ambigua, tanto
        tenue quanto repentina, la musica degli Oregon indulge
        nelle proprie contraddizioni, senza mai tentare una vera
        sintesi dei vari costituenti fondamentali.
 E proprio in queste sue contraddizioni trova il proprio
        valore. L'ouverture romanticissima di Aurora
        (destinata a rimanere uno dei loro temi più celebri), il
        raga flamenco di Dark Spirit,
        la serenata classicheggiante di Distant
        Hills, la vibrante sarabanda di Canyon
        Song, il tenero duetto di contrabasso e
        chitarra di Song For A Friend
        sono tipici dell'umore irreale. crepuscolare,
        esistenziale che pervade il jazz esotico da camera del
        gruppo.
 Piero
        Scaruffi da New Age n° 8/10 dicembre 1991
 
 
  - Violin (1978) Vanguard SVAL 33048 - vinile
 
 1. Violin 15.27 (Group Improvisation)
        - 2.
        Serenade 2.07
        (R. Towner) - 3. Raven's Wood 9.33 (R. Towner) - 4. Flagolet 5.11 (G. Moore) - 5. Friend Of The Family 4.38 (R. Towner)
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Collin Walcott, Zbigniew Seifer
 
 Produced by Oregon
 Recorded at Vanguard's 23rd Street Studio, New York City
 Engineering by Jeff Zaraya and Charlie Repka
 
 
  - Roots In The Sky (1979) Elektra 6E-224-B - vinile
 
 1. June Bug 3.55 - 2. Vessel 7.42 - 3. Sierra Leone 4.00 - 4. Ogden Road 6.25 - 5. House Of Wax 4.31 - 6. Hungry Heart 5.30 - 7. Orrington's Escape '49 - 8. Roots In The Sky 4.20 - 9. Longing So Long 6.49
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Collin Walcott
 
 Produced by Oregon
 Recorded at Longview Farms, North Brookfield,
        Massachusetts on December 1978 and Columbia Recording
        Studios, New York on April 1979.
 Engineering by David Greene
 Cover painting by Hanna Kay
 
 
  - Moon And Mind (1979) Vanguard VSD 79419 - vinile
 
 1. Person-To-Person 3.11 - 2. I
        Remember Me 4.00 - 3. Rejoicing 4.17 - 4. The Elk 6.02 -
        5. Gloria's Step 3.16 - 6. Moon And Mind 8.20 - 7. Dust
        Devil 3.03 - 8. Elevator 3.53 - 9. Dunvegan 4.23
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Collin Walcott
 
 Produced by Oregon
 Recorded at Vanguard's 23rd Street Studio, New York City
 Engineering by Jeff Zaraya and Mark Berry
 
 
  - In Concert (1975) Vanguard SVAL 33042 - vinile
 
 1.
        Introduction
        '42
        (George Schultz) - 2. Become, Seem Appear 6.36 (Oregon) - 3. Summer Solstice 9.46 (R. Towner) - 4. Undertown 3.43 (P. McCandless) - 5. The Silence Of A Candle 9.53 (R. Towner) - 6. Tryton's Horn 5.01 (Oregon) - 7. Yet To Be 5.55 (R. Towner)
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Collin Walcott
 
 Produced by Oregon
 Recorded live before an invited audience at Vanguard's
        Studio in New York City on April 8 and 9, 1975
 Engineering by Jeff Zaraya
 
 
  - Music Of Another Present Era (1973) Vanguard 79329 - vinile
 
 1. North Star 5.54 - 2. The Rough Places Plain 3.14 - 3. Sail 4.32 - 4. At The Hawk's Well 3.09 - 5. Children Of God 1.09 - 6. Opening 5.32 - 7. Naiads 2.02 - 8. Shard '29 Spring Is Really
        Coming 2.55
        - 9. Bell
        Spirit '42
        - 10. Baku
        The Dream Eater 4.22 - 11. The Silence Of A Candle 1.45 - 12. Land Of Heart's Desire 3.21 - 13. The Swan 3.51 - 14. Touchstone 5.55
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Collin Walcott
 
 Produced by Oregon
 Recorded at Vanguard's Studio in New York City
 Engineering by Dave Butcher and Jeff Zaraya
 
 La musica annunciata dal primo album, che si intitola
        programmaticamente Music
        Of Another Present Era,
        è delicatamente impressionista e visionaria:
        l'attraversano il respiro della natura, lo spirito della
        vita, l'incedere dell'universo. Con la loro pioggerella
        di accordi vellutati e cristallini gli strumenti
        pennellano teneri acquarelli sospesi nel nulla. E' un
        disco di bisbigli, di fitti dialoghi sottovoce, di flussi
        di emozioni semplici. Duetti surreali di basso e mridigam
        (Spring Is Really Coming)
        o di chitarra e pianoforte (Land Of
        Heart's Desire) rimandano a una sorta
        di bozzettismo metafisico. Dal fosco, abulico, confuso
        brusio di North Star
        alla festosa fanfara brasiliana di Sail,
        dal raga ipnotico di Opening
        al sinistro cicaleggio dissonante di Baku
        The Dream Eater, dall'aria struggente
        di The Swan al
        jazz-rock manieristico di Touchstone,
        il disco traccia un complesso caleidoscopio di luoghi
        sonori, mettendo a punto un linguaggio umilmente acustico
        che a una rigogliosa vena poetica associa strutture
        narrative articolate e sofisticate.
 Piero
        Scaruffi da New Age n° 8/10 dicembre 1991
 
 
  - Winter Light (1974) Vanguard SVAL 33037 - vinile
 
 1. Tide Pool 8.32 (R. Towner) - 2. Witchi-Tai-To 3.26 (Jim Pepper) - 3. Ghost Beads 6.38 (R. Towner) - 4. Deer Path 2.46 (G. Moore) - 5. Fond Librè 5.03 (P. McCandless) - 6. Street Dance 2.10 (Oregon) - 7. Rainmaker 4.27 (R. Towner) - 8. Poesia 5.25. (Oregon) - 9. Margueritte 4.05 (C. Walcott)
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Collin Walcott
 
 Produced by Oregon
 Recorded at Vanguard's Studio in New York City on July
        16, 18, 21 and August 6, 7 1974
 Engineering by Jeff Zaraya
 Cover photo by Collin Walcott
 
 Calligrafico fino al paradosso, Winter
        Light mescola e confonde ancor più le
        sorgenti d'ispirazione del loro sound, accentuando al
        tempo stesso il senso di mistero. I tempi si dilatano
        ulteriormente, le note sono ancor più centellinate, la
        strumentazione sempre più studiata. Il disco è
        sopratutto più cantabile ( la melodia avvolgente di oboe
        in Fond Librè,
        l'incalzante ritornello pianistico di Rainmaker)
        e più ritmato (Poesia,
        Marguerite).
 I brani cardine, Tide Pool
        e Ghost Beads, sono
        sempre di Towner, e sono anche quelli in cui risultano
        più evidenti i debiti verso rinascimento e barocco
        (sopratutto nel modo in cui la chitarra di Towner
        gestisce il contrappunto e il ritmo).
 Tutto si svolge all'insegna della perfezione formale:
        ogni minimo gesto musicale è calcolato in funzione di
        una suggestione e un effettismo globali. Con questi
        dischi il sound degli Oregon si afferma definitivamente
        come un classico della sua epoca e stabilisce un
        precedente con cui si misurano decine di altri ensemble
        musicali.
 Piero
        Scaruffi da New Age n° 9/10 dicembre 1991
 
 
  - Friends (1977) Vanguard SVAL 33047 - vinile
 
 1. Interstate 8.35 (R. Towner) - 2. Gospel Song 2.34 (P. McCandless) - 3. Grazing Dreams 3.34 (C. Walcott) - 4. Slumber Song 5.54 (P. McCandless) - 5. Time Remembered 4.43 (B. Evans) - 6. First Thing In The Morning 3.17 (B. Wallace/C. Walcott)
        - 7. Love
        Over Time 3.45
        (G. Moore) - 8.
        Timeless 8.19
        (J. Abercrombie)
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Collin Walcott, Larry Karush, David Earl Johnson, Bennie
        Lee Wallace
 
 Produced by Oregon
 Recorded at Vanguard's Studio in New York City
 Engineering by Jeff Zaraya
 
 
  - In Performance (1980) Elektra 9E 304 - vinile
 
 1. Buzzbox - 2. Along The Way - 3. Wanderlust - 4. Deer Path - 5. Waterwheel - 6. Drum Solo - 7. Arion - 8. Free Piece - 9. Icarus
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Collin Walcott
 
 Produced by Oregon
 Recorded live at Carnegie Hall, New York City, November
        24, 1979, at Saint Foy University, Quebec City, Canada,
        November 29, 1979 and at Outremont Theatre, Montreal,
        Canada, November 30, 1979
 
 
  - Together with Elvin
        Jones
 (1976) Vanguard SVAL 33044 - vinile
 
 1. Le Vin 11.35 (R. Towner) - 2. Lucifer's Fall 5.35 (R. Towner) - 3. Charango 4.01 (Oregon) - 4. Three Step Dance 6.40 (G. Moore) - 5. Drivern Omens 3.36 (E. Jones) - 6. Teeth 4.19 (E. Jones/C. Walcott) -
        7. Brujo 8.00 (R. Towner)
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Collin Walcott, Elvin Jones
 
 Produced by Oregon and Ed Bland
 Recorded in January 1976 at Vanguard's New York Studios
 Engineering by Jeff Zaraya
 
 Il lavoro è composto da sette
          tracce, tutte composizioni originali firmate dagli Oregon, tra cui Le
          Vin della durata di undici minuti, che apre il disco e che porta
          la firma di Ralph Towner, buon inizio, molto jazz nel quale il gruppo
          parte deciso, e capiamo subito che la batteria avrà un ruolo
          fondamentale nelle composizioni di quest'album. Seguono Lucifer's
          Fall, col piano di Ralph Towner in bella evidenza e assolo di
          batteria, e Charango, composizione firmata dai quattro Oregon.
 Il secondo lato si mantiene a livello del primo, anche se vale la pena
          di segnalare Driven Omens, duetto batteria e tablas, episodio
          molto etnico, e Teeth, l'episodio più free del disco.
 Per i jazzofili che ancora non si fossero decisi ad ospitare in casa
          un disco degli Oregon, ci auspichiamo possa essere finalmente la volta
          buona, vista la presenza del grande Elvin Jones.
 
 
  - Crossing (1985) ECM 1291 -cd
 
 1. Queen Of Sidney 8.10 - 2. Pepè Linque 4.17 - 3. Alpenbridge 6.26 - 4. Travel By Day 4.18 - 5. Kronach Waltz 3.00 - 6. The Glide 6.07 - 7. Amaryllis 8.49 - 8. Looking-Glass Man 4.20 - 9. Crossing 3.13
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Collin Walcott
 
 Produced by Manfred Eicher
 Recorded at Tonstudio Bauer, Ludwigsburg on October 1984
 Engineering by Martin Wieland
 Cover by Barbara Wojirsch
 
 
  - Oregon (1983) ECM 1258 - vinile
 
 1. The Rapids (R. Towner) 8.25 - 2. Beacon (Oregon) 2.53 - 3. Taos (Oregon) 6.12 - 4. Beside A Brook (P. McCandless) 4.20 - 5. Arianna (G. Moore) 6.20 - 6. There Was No Moon That
        Night (Oregon)
        7.20 - 7.
        Skyline (Oregon)
        1.18 - 8.
        Impending Bloom (G. Moore) 7.52
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Collin Walcott
 
 Produced by Manfred Eicher
 Recorded at Tonstudio Bauer, Ludwigsburg on February 1983
 Engineering by Martin Wieland
 Cover photo by Gabor Attalai
 
 
  -   Troika (1994) Verabra vbr 2078 - cd
 
 1. Charlotte's Tangle  
           
        5.40 - 2. Gekko 6.06 - 3. Prelude (improv 2) 2.21 - 4. Mariella 
        6.51 - 5. Spanish Stairs 
        (squanto) 2.54 - 6. Arctic Turn/Land Rover 
        (free piece) 2.53 - 7. Mexico For Sure 
        3.54 - 8. Pale Sun 
        6.39 - 9. I Said Ok 
        4.20 - 10. Tower 5.32 - 11. Minaret 3.03 - 12. Celeste 6.37
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner
 
 Produced by Oregon
 Recorded at Desitrek Studio, Portland, Or., OTR Studios, Belmont, Ca and 
        Agnes Flanagan Chapel, Leweis and Clark College, Portland, Or.
 Engineering by Doug Durbrow, Cookie Marenco and Scott Anderson
 Cover painting by E. Roeskau
 
 
  - Always, Never, And Forever (1991) VeraBra vbr 2073 - cd
 
 1. Beppo (R.
Towner) 5.41 - 2. Balahto (T.
Gurtu) 6.25 - 3. Renewal (R.
Towner) 5.26 - 4. Oleander (P.
McCandles) 2.57 - 5. Rapid Transit (R.
Towner) 6.48 - 6. When The Fire Burns Low (R.
Towner) 3.40 - 7. Aurora (R.
Towner) 5.37 - 8. Playground In Nuclear Winter (Oregon)
4.54 - 9. Guitarra Picante (R.
Towner) 4.38 - 10. Apology Nicaragua (G.
Moore) 4.37 - 11. Big Fat Orange (C.
Walcott) 2.59 - 12. Always, Never, And Forever (G.
Moore) 7.32
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Trilok
Gurtu
 
 Produced by Oregon
 Recorded at Studio N, Cologne, Germany
 Engineering by Gunther Kasper
 Cover photo by Birgit Mendel
 
 
  - Northwest Passage (1997) Intuition int 3191 - cd
 
 1.  Take Heart 5.12
        - 2. Don't Knock On My Door 2.11
        - 3. Lost In The Hours 5.39
        - 4. Over Your Shoulder 1.42
        - 5. Claridade 6.34
        - 6. Joyful Departure 6.32
        - 7. Nightfall 8.38
        - 8. Under A Dorian Sky 1.20
        - 9. Fortune Cookie 4.49
        - 10. Under The Mountain 1.52
        - 11. L'Assassino Che Suona 3.35
        - 12. Intro 1.22
        - 13. Yet To Be 4.14
        - 14. Northwest Passage 2.56
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,  Ralph Towner, Arto
        Tuncboyaciyan, Mark Walker
 
 Produced by Steve Rodby
 Recorded at Chicago Recording Co on September and October 1997
 Engineering by Rich Breen
 Cover painting by Reed Danziger
 
 
  - Out Of The Woods (1978) Discovery we 835 - cd
 
 1. Yellow Bell 
        7.02 - 2. Fall 77 4.26 - 3. Reprise 1.02 - 4. Cane Fields 
        4.35 - 5. Dance To The Morning Star 
        5.36 - 6. Vision Of A Dancer 
        4.03 - 7. Story Telling 
        1.03 - 8. Waterwheel 
        6.26 - 9. Witchi-Tai-To 
        8.24
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore,   
 
           
        7.02 - 2. Fall 77 4.26 - 3. Reprise 1.02 - 4. Cane Fields 
        4.35 - 5. Dance To The Morning Star 
        5.36 - 6. Vision Of A Dancer 
        4.03 - 7. Story Telling 
        1.03 - 8. Waterwheel 
        6.26 - 9. Witchi-Tai-To 
        8.24
 
 Musicians:
 Paul McCandless, Glen Moore, Ralph Towner, Collin Walcott
 
 
 Produced by Oregon
 Recorded at Longview Farms, North Brookfield, Massachusetts on April 
        1978
 Engineering by David Greene
 Cover painting by David Wilcox
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