Alan Stivell



album in pagina:

- Reflets
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E Langoned
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Before Landing
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Legende
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International Tour
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Journče A' La Maison
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A Dublin
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Harpes Du Nouvel Age
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Trema'n Inis
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A' L'Olympia
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Symphonie Celtique
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Chemins De Terre
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Renaissance Of The Celtic Harp



E' un nome magico, quello di Alan Stivell, un nome che evoca una musica suggestiva e affascinante, un suono che ha resistito quasi integro al trascorrere degli anni. In coincidenza con l'uscita del suo nuovo album, Emerald, la Dreyfus e l'Egea ripropongono i primi dieci dischi del musicista bretone, un piccolo evento per chi lo conosce e anche per chi dovesse scoprirlo soltanto ora.

Alan Cochevelou, per l'anagrafe francese si chiama cosė, nasce il 6 gennaio del 1944 a Riom, nel dipartimento del Puy-de-Dame, in Alvernia, dove la famiglia, originaria del Morbihan, in Bretagna, si era trasferita. E' suo padre Georges (Jord, in bretone) Chochevolou a costruirgli la prima arpa bretone e a far nascere in lui la passione per la musica della sua terra. L'arpa era il simbolo dell'identitā nazionale della Bretagna, soffocata dalla cultura egemone dello stato centrale francese.

 Alan comincia con il pianoforte a cinque anni, ma a nove si innamora dell'arpa. Scrive a proposito di questo strumento il critico e musicologo Stefano Pogelli: <<(...) non quella che chiamiamo genericamente celtica, di chiara impronta irlandese, bensė una vera e propria artica arpa bretone, disegnata dopo accurate ricerche storiche e iconografiche. Bisogna ricordare che l'arpa, usata un tempo alla corte dei duchi di Bretagna, era ormai completamente scomparsa dalla regione ed č merito sopratutto di Alan Stivell la sua rinascita e diffusione.(...) La sua idea č quella di ridisegnare i confini della musica di tradizione alla ricerca delle radici comuni culturali, musicali e spirituali dei popoli di origine celtica. E' tra i primi a fondere elementi bretoni, scozzesi e irlandesi in una visione "panceltica" dell'arte musicale>> (da La Musica Celtia, Castelvecchi, Roma, 1997).

La passione per la musica e per le radici del popolo bretone porta Stivell a imparare la tecnica di altri strumenti (cornamusa, tin whistle, flauto traverso irlandese e bombarda) e a studiare l'antica lingua e le leggende del suo paese (a proposito Stivell significa "sorgente" e si riferisce anche al suo nome francese, perchč Cochevelou deriva da "kozh stivelloų, le vecchie fontane".

Il suo primo album
Telenn Geltiek, č del 1964, ma il suo esordio anche come cantante risale al 1966. L'anno successivo Stivell firma un contratto con la Phillips e nel 1970 pubblica quello che puō essere considerato il suo vero esordio, Reflets. Riascoltandolo oggi nella prima delle ristampe distribuite dall'Egea, non si puō non restare ancora una volta colpiti dalla sua cristallina e minimale bellezza. I brani tradizionali, quelli originali e la bella Sally Free And Easy di Cyril Tawney (registrata anche dai Pentangle) compongono un'opera che lo lega sė al nascente movimento autonomista bretone, ma lo colloca anche nella prospettiva pių ampia del folk rock britannico, scozzese e irlandese di quegli anni.

Ancor pių significativo č
Renaissance De La Harpe Celtique, un vero capolavoro soltanto strumentale, che esce nel 1972 e vince il prestigioso premio della Acadčmie Charles Cros. Tra i brani spicca Gaeltacht, una piccola suite (occupava tutta la seconda facciata del vinile) dedicata al compositore irlandese Sean O'Riada, scomparso negli ultimi mesi del 1971.

Nello stesso anno Stivell aveva tenuto con il suo gruppo elettrico un concerto a l'Olympia di Parigi e da quella serata viene tratto
A L'Olympia (nell'attuale ristampa Olympia Concert), che esce nel 1972, vende pių di un milione e mezzo di copie e gli permette di portare il suo scintillante folk rock oltre che in tutta la Francia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.

Stivell č un grande protagonista del folk revival dei primi '70, ma meritano di essere cicordati alcuni musicisti della sua band: Dan Ar Brass (chitarra solista), Renč Werneer (violino), Michael Santangeli (batteria), Pascal Stive (organo) e Gabriel Yacoub (chitarra e plettri). Quest'ultimo fonderā in seguito un gruppo eccellente: i Malicorne.

Chemins De Terre (1973) segna l'apice creativo della formazione guidata da Stivell e rappresenta in un certo senso il risvolto in studio della stessa visione musicale offerta al pubblico dei teatri. Tra una toccante versione di She Moved Through The Fair e i brani originali come Brezhoneg' Roak (una prova di bravure per Dan Ar Brass), Stivell inserisce una riuscitissima serie di tradizionali (splendida Maro Ma Mestrez, solo vocale).

E Langoned (1974) č l'ultima delle ristampe Dreyfus (almeno per il momento). Si tratta si un'opera pių asciutta e incisiva, che č imperniata su brani tradizionali e per molti versi ricorda Reflets.

Da questo momento Stivell, pur non interrompendo una ricerca che lo porterā a realizzare album ambiziosi come il doppio
Symphonie Celtique/Tir Na Nog (1979) o The Mist Of Avalon (1991), in cui la contaminazione fra strumenti classici ed elettronica č molto presente, vive in un certo senso di rendita sugli allori degli anni '70.

Proprio per la promozione di
The Mist Of Avalon ebbi l'onore di averlo ospite in diretta a Stereonotte e l'impressione che riportai da questo incontro fu assolutamente positiva.

Giancarlo Susanna da Rockerilla n° 354 fennraio 2010


- Reflets
(1970) Fontana 6325 340 - vinile

1. Reflets - 2. Suite Des Montagnes - 3. Marig Ar Pollanton - 4. Broceliande - 5. Son Ar Christ - 6. Sally Free And Easy - 7. Suite Irlandaise - 8. Silvestrig - 9. Tenval An Deiz - 10. Je Suis Ne Au Milieu De La Mer

Alan Stivell solo


Produced by Frank Giboni

- E Langoned
(1975) Fontana 6325 332 - vinile

1. A Parrez Langoned - 2. Gavotenn Pourled - 3. Planedenn - 4. Ne Bado Ket Atao - 5. Bwthyn Fy Nain - 6. FFarwell I Aberystwyth - 7. Briste Leathair Pheadair/Mairseal A' Chearc - 8. Dans Fisel - 9. Gavotenn Ar Menez - 10. An Sagart Cheolnhar - 11. Bal Fisel - 12. Deus Ganin Me D'Am Bro - 13. Jenovefa - 14. Sagart O Donaill - 15. Diougan Gwenc'Hlan - 16. Ar Voraieron - 17. Faili Faili Oro - 18. Oye Vie

Musicians:
Alan Stivell, Yann-Jakez Hasold,
Dan Ar Bras, Renč Werner, Alan Kloatr, Yann-Fanch Ar Merdy, Loeiz Roujon, Yann-Lug Fauchon, Youenn Sicard, Gčrard Trčvignon, Joel Ar C'Hann

Produced by Philippe Lerichomme

- Before Landing
(1977) PDU a 6087 - vinile

1. The Ancient Celts - 2. The Breton In Britain - 3. Britons Exile To Armorica - 4. The Breton Kingdom - 5. The Breton Duchy - 6. The Union Pact - 7. Revolts - 8. The French Revolution And The 19th Century - 9. 20th Century (part one) - 10. 20th Century (part two) - 11. To Ewan My Son - 12. Dead For His People - 13. Forbidden Roots - 14. Nine Bretons In Jail - 15. New Middle Part - 16. Plinn-Slogan

Musicians:
Alan Stivell,
Dan Ar Brass, Padrig Kerre, Andrew Herve, Mikael Herve, Jean Luc Danna, Dave Swarbrick, Yann Jakez Hassold, Maria Popkiewicz, Clenet Bailly, Dominique Luro, Patrick Kiffer, Alain Hatot, Adam Skeaping, Lyn Dobson, Richard Harvey, Bagad Bleimor

Produced by Keltia
Recorded at Sawmill Studios, Cornwall
Engineering by Jerry Boys
Cover by Smart Art

- Legende
(1983) Keltia III snir 25100 - vinile

1. Si J'Avais 100 Ans - 2. Eirong Shineidin - 3. Immrom Brain - 4. La Venue De Peuples "Dieux"

Musicians:
Alan Stivell, Xavier Eskabasse, Vidya Bataju, Bernard Coutelan, Laurent Cokelaire, Christian Gentel, Mikael Clec'h


Produced by Alan Stivell
Recorded at Studio Damien

- International Tour
(1979) PDU a 7013 - vinile

1. Ar C'Hoant Dimezin (trad. Breton) - 2. Rouantelezh Vreizh (A. Stivell) - 3. Dougelezh Vreizh (A. Stivell) - 4. Stok Ouzh An Enez (Y. Gwerning/A. Stivell) - 5. Liegemen Of The Trembling (P. Keineg/A. Stivell) - 6. We Shell Survive (A. Stivell) - 7. Cailin Og Deas (trad. Irish) - 8. O' Carolan's Farewell (trad. Irish) - 9. The Musical Priest (trad. Irish) - 10. An Nighean Dubh (trad. Scottish) - 11. Fest-Hypnoz (trad. Breton)

Musicians:
Alan Stivell, Padrig Kerre, Mark Perru, Chris Hayward, Mikael Ar Valy, Christian Piget, Ujan Herve


Produced by Alan Stivell
Engineering by Gerard Trevignon
Cover photo by Simone Fischer

- Journče A' La Maison
(1981) Keltia III 3062 - vinile

1. Let's Clink Glasses - 2. The Apple Tree - 3. Hidden Ways - 4. Wrat In Quimper - 5. After Dinner - 6. The Three Knights - 7. In Front Of The Heart - 8. The Black-Haired Maiden - 9. O'Carolan's Farewell - 10. North Of Midnight Islands

Musicians:
Alan Stivell, Herve Derrien, Yann-Jasek Hassold, Jean Claude Oliver, Michel, Mikael Perru, Chris Hayward, Claude Nicault


Produced by Alan Stivell
Recorded at Studio Aquarium, Geneix, Paris
Engineering by Gilbert Grenier
Cover photo by Patrice Pascal

- A Dublin
(1976) PDU a 6056 - vinile

1. Spered Hollvedel (trad. arr. A. Stivell) - 2. Delivrance (A. Stivell) - 3. Ha Kompren't 'Vin Erfin (A. Stivell) - 4. Tenwal Eo'R Bed (trad. arr. A. Stivell) - 5. Digor Eo An Hent (A. Stivell) - 6. Debhair An Rinceoir/Jig Gwengamp (trad. irl. arr. A. Stivell/trad. Bret. Arr. A. Stivell) - 7. Pachpi Kozh/Pachpi New' (trad. bret. arr. A. Stivell) - 8. Laridenn/Maiseal O Neil (trad. bret. arr A. Stivell/trad. irl. arr. A. Stivell) - 9. Ton-Bale Pourled/Hanter-Dro "Haou" (trad. bret. arr. A. Stivell) - 10. Bal Ha Dans Plinn' (trad. bret. arr. A. Stivell) - 11. An Droiou (trad. bret. arr. A. Stivell)

Musicians:
Alan Stivell,
Dan Ar Bras, Renč Werneer, Pascaō Stive, Michel Santangeli, Jacky Thomas, Alan Klotar, Padrig Sicard, Mik Ar Biz, Dominique Mollard, Patrig Mollard, Pierre Mayel

Produced by Alan Stivell and Peter Rice
Recorded at National Stadium, Dublin on November 26 and 27, 1975
Enginnering by Frank Owen

- Harpes Du Nouvel Age
(1985) Keltia III 240737 - vinile

1. Tremen'Ra Pep Tra I - 2. Pedenn Ewid Breizh - 3. Tremen'Ra Pep Tra II - 4. Spered Santel - 5. Dor I - 6. Piberezh - 7. Cumh Chilaibhers - 8. Lament For The Children - 9. Mc Donuill Of The Isle - 10. Dor II - 11. Rory Dall's Love Tune - 12. Kernvalan - 13. Luskellerezh - 14. Dihun'Ta - 15. En Dro Inis-Arzh - 16. Dans Fanch Mitt - 17. Suite Ecossaise - 18. Dor III

Alan Stivell solo


Produced by Alan Stivell

- Trema'n Inis
(1984) PDU m 6071 - vinile

1. Stok Ouzh An Enez 4.08 - 2. Hommes Liges Des Talus En Transe 16.36 - 3. Rinnen XX 3.36 - 4. An Eur-Se Ken Tost D'Ar Peurbad 5.13 - 5. Negro Son 4.14 - 6. E.Tal Ar Groaz 5.37 - 7. Ar Chas Donv'Yelo Da Quez 1.50

Musicians:
Alan Stivell,
Dan Ar Bras

Produced by Alan Stivell
Cover photo by Claude Jarrior

- A L'Olympia
(1972) Fontana 8325-32 - vinile

1. The Wind Of Keltia (A. Stivell/S. Waring) - 2. An Dro (trad. arr. A. Stivell) - 3. The Trees They Grow High (folk Irl. arr. A. Stivell) - 4. An Alarc'h (trad. arr. A. Stivell) - 5. An Durzhunel (trad. arr. A. Stivell) - 6. Telenn Gwad (trad. arr. A. Stivell) - 7. The Foggy Dew (trad. arr. A. Stivell) - 8. Pop-Plinn (trad. arr. A. Stivell) - 9. Tha Mi Sgith (folk des Iles Hebrides arr. A. Stivell) - 10. The King Of The Faires (folk irl. arr. A. Stivell) - 11. Tri Martolod (trad. arr. A. Stivell) - 12. Kost Ar C'Hoad (trad. arr. A. Stivell) - 13. Suite Sudamericane (trad. arr. A. Stivell)

Musicians:
Alan Stivell, Gabriel Yacoub, Renč Werneer, Pascal Stive, Gerard Levasseur, Henry Delagarde,
Dan Ar Brass, Michael Santangeli, Serj Parayre, Mikael Klenc'h

Produced by Alan Stivell
Rwecorded live at L'Olympia de Paris

- Symphonie Celtique
(1980) PDU a 7019 - vinile

Kelc'h Unan
1. Beaj 4.38 - 2. Hiraezh 1 "gwerz" 3.22 - 3. Hiraerzh 2 "loc'h ar goulenn" 3.43 - 4. Divodan 10.16

Kelc'h Dagu
5. Emskiant 3.46 - 6. Kendaskren 4.01 - 7. Imran 8.53 - 8. Dilestran 4.16

Kelc'h Tri
9. Ar C'Hammou Kentan 4.02 - 10. Ar Geoded Skedus 5.26 - 11. Ar Bale Trema'r Geoded 6.41 - 12. Ar Geoded Skedus 1.03 - 13. Gouel Hollvedel 17.39 - 14. An Distro '40

Musicians:
Alan Stivell, Chris Hayward, Robby Finkel, Michael Prezman, Dominique Widiez, Marc Perru, Mikael Valy, Roger Secco, Padrig Kerre, Daniel Herve, Youenn Sicard, Dominique Le Boucher, Christian Faucheur, Herve Renault, Bruno Le Rouzic, Arnel Denis, Hubert Raud, Yann Fanch, Loeis Roujon, Roger Berthier, Michael Cron, Pierre Defaye, Jean Gaunet, Didier Saint-Aulare, Pierre Couzinier, Lucien Perotin, John Cohen, Christos Michalakakos, Renč Brisset, Claude Dambrine, Jean-Francois Benatar, Daniel Faidherbe, Pierre Cheval, Remi Brey, Michael Lacrouts, Jean Lamy, Jacques Wiederker, William Stahl, Jean-Charles Capon, Willy Lockwood, Yves Chabert, Emilie Mayousse, Michel Descarsin, Claude Maissoneuve, Pierre Gosez, Daniel Neuranter, Michel Aucante, Marc Rolleri, Jean-Luis Fiat, Michel Tavernier, Francis Pottiez


Produced by Alan Stivell

- Chemins De Terre
(1974) Fontana 9279 038 - vinile

1. Susy Mac Guire 3.35 (trad. arr. A. Stivell) - 2. Ian Morrison Reel 4.09 (P. McLeod/arr. A. Stivell) - 3. She Moved Through The Fair 4.13 (trad. arr. A. Stivell) - 4. Can Y Melinydd 1.59 (trad. arr. A. Stivell) - 5. Oidche Mhait 1.53 (trad. arr. A. Stivell) - 6. An Dro Nevez 3.45 (trad. arr. A. Stivell) - 7. Maro Ma Mestrez 3.08 (trad. arr. A. Stivell) - 8. Brezhoneg' Roak 3.50 (A. Stivell) - 9. An Hani A Garan 4.11 (trad. arr. A. Stivell) - 10. Metig 4.07 (trad. arr. A. Stivell) - 11. Kimiad 3.34 (trad. arr. A. Stivell)

Produced by Alan Stivell

All'impetioso "revival" della musica celtica che ha scosso l'Europa negli anni '70, assumendo anche un valore politico, ha dato un importante contributo anche lui, Alan Cochevolou, pių noto con il nome di Alan Stivell ("sorgente" nell'antica lingua, Bretone, fautore dell'indipendenza della sua nazione dalla Francia, campione della musica tradizionale ma anche estimatore del rock progressivo anglo-americano.
Stivell cresce con una preparazione classica, ma quando il padre gli costruisce, secondo gli usi e i costumi del popolo bretone, un'arpa celtica come quelle in uso nel Medio Evo e poi passate in oblio, la sua strada č segnata. Verso la metā degli anni '60, trasferitosi a Parigi, diviene un beniamino nel circuito folk. Nel 1970 dā inizio ad una regolare produzione discografica nella quale si alternano i dischi dedicati alla musica e alla poesia bretone, con la sua voce accompagnata dall'arpa, e quelli in cui il musicista si affianca un gruppo di strumentisti tradizionali ed elettrici per un'originale proposta folk-rock. A questa seconda categoria appartiene
Chemins De Terre, del 1974, una delle prove meglio riuscite nella sua carriera.
Dalle note di copertina

- Renaissance Of The Celtic Harp
(1971) Phillips 818007 - cd

1. Yr - 2. Mary Pntkalleg - 3. Extracts From Pennlyn Maniscript Of Harp Music - 4. Eliz Iza - 5. Gaeltacht

Musicians
Alan Stivell, Michael Delaporte, Guy Cascales, Gerard Lavesseur, Gerard Salkowsky, Gilles Tinayre,
Dan Ar Brass, Yann-Fanch Ar Merdy, Mig Ar Biz, Alan Kloatr, Jean Huchot, Henri Delagarde, Manuel Recasens, Stephane Weiner, Gabriel Beauvais, Paul Hadjaje, Pierre Cheval, Jean-Marc Dollez

Produced by Frank Giboni
Recorded at Studio Des Dames, Paris
Engineering by Paul Haudebin and Philippe Lerichomme