Pete Sinfield



album in pagina:

- Still



collabora in:

- In The Wake Of Poseidon
- In The Court Of Crimson King
- Lizards
- Islands

  (King Crimson)


- Still
(1973) Manticore 8215 - vinile

1. The Song Of The Sea Goat 6.04
(P. Jump/P. Sinfield/A. Vivaldi) 6.04 - 2. Under The Sky (McDonald/P. Sinfield) 4.18 - 3. Will It Be You (R. Brunton/S. Dolan/P. Jump/Mennie/P. Sinfield) 2.40 - 4. Whole Food Boogie (R. Bruton/S. Dolan/P. Jump/Mennie/P. Sinfield) 3.38 - 5. Still (R. Brunton/S. Dolan/P. Jump/Mennie/P. Sinfield) 4.45 - 6. Evelopes Of Yesterday (Sinfield) 6.18 - 7. The Piper (Sinfield) 2.50 - 8. A House Of Hopes And Dreams (Sinfield) 4.50 - 9. The Night People (R. Brunton/M. Collins/P. Jump/P. Sinfield) 7.55

Musicians:
Pete Sinfield, Richard Brunton, Brian Cole, Greg Lake, Snuffy, Mel Collins, Don Honeywill, Chris Pyne, Greg Bowen, Stan Roderick, Phil Jump,
Keith Tippett, Boz, Steve Dolan, John Wetton, Min, Ian Wallace

Produced by Pete Sinfield
Recorded at Command Studios, London between October 1972 and January 1973
Engineering by Andy Hendriksen
Cover painting by Salamith Wulging

C'è qualcosa di veramente magico in questo album, uscito originariamente nel 1973 per l'etichetta Manticore di Greg Lake degli E.L. & P.; di indefinibile.
Sinfield, il poeta dei King Crimson, lascia la band dopo averne segnato il percorso poetico, mentre Fripp traccia nuove vie più legate alle cose terrene. Assieme a musicsti della statura di Keith Tippett il cui pianoforte visionario e acquatico aveva caratterizzato il suono dei King Crimson di Lizard e Islands, di Greg Lake la cui incredibile voce interviene nel brano omonimo togliendo il fiato per intensità espressiva o spargendo incantesimi sotto forma di liquide note di chitarra. John Wetton che aveva appena intrappreso i sentieri avveturuosi e ineguagliati dei King Crimson.
The Song Of The Sea Goal, decisamente un brano che potrebbe aver trovato spazio in Islands, basato sul concerto in Re di Antonio Vivaldi, A House Of Hope And Dreams, sognante e metafisica.
Le parole di Peter si elevano -cosa assai rara nella musica pop- a statura di vera, alta poesia, in quello stile personale e ricco di "wit", di simbologie Shelleyane e di mutazioni ovidiane. The Night People, suggestiva e jazzata passeggiata notturna per una Soho trasfigurata o Can You Forgive A Fool? ballad intimista e fragilmente evocativs, Under The Sky, sognante hippy.
I soliti della Esoteric hanno provveduto a rimasterizzare questo capolavoro allo stasto dell'arte, regalandoci pure un intero secondo cd di outtakes, versioni diverse, etc.
Un album colto, certamente che nondimeno ha ancora oggi una freschezza e una comunicabilità intatte: piacevole e dolce come il suo geniale autore.
Massimo Marchini da
Rock&Rilla n° 354 febbraio 2010