The Lounge Lizards



album in pagina:

- The Lounge Lizards
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Live From The Drunken Boat
- Live In Tokio Big Heart

Formazione dell'avanguardia newyorkese, nata nel 1981 dagli stessi fermenti musicali che hanno originato molti gruppi di confine con il rock, dai Material ai Golden Palominos alla scuola della no wave (DNA, Contortions, James White). E' il sassofonista e "agitatore artistico" John Lurie a tirare le fila dell'intero progetto, che almeno all'inizio riscuote i favori della critica e un insospettato interesse da parte del pubblico.

L'ispirazione viene da un certo jazz sanguigno, alla Parker o alla Mingus, combinato con le stilettate del free e con i vaghi umori del rock pių astratto, senza dimenticare possibili contributi di musica etnica. In questo senso muove l'omonimo album d'esordio, il migliore della piccola serie Lizards, realizzato oltretutto da un'effimera, splendida formazione: John Lurie, il fratello Evan, Steve Piccolo, e due sperimentatori noti come Arto Lindsey e Anton Fier. Sono proprio la chitarra informale di Lindsay e la ritmica nervosa di Fier a caratterizzare il lavoro, con le violente eruzioni flautistiche di Lurie; al banco della produzione c'č Teo Macero, antico collaboratore di Miles Davis, che garantisce i legami con certo jazz di nobile stoffa (in repertorio anche due brani di Theolonius Monk). Il magnifico esordio ha un certo seguito in
Live From The Drunken Boat, con altre citazioni di buon jazz (Eric Dolphy, Duke Ellington), ma poi il gruppo si disintegra per ricomporsi su basi pių modeste intorno ai due Lurie, Fusion č un deludente progetto di jazz sinfonico, orchestrato ancora da Macero. mentre No Pain For Cakes ritrova originali accenti di "musica aperta", con un curioso omaggio di Lurie all'amico Roberto Benigni (Bob & Nico).

Parallela alla vicenda dei Lounge Lizards corre la carriera solistica di John Lurie come attore. Suoi interventi minori in Men In Orbit, Subway Riders, Hell In You, Permanent Vacation, Paris Texas e Cercasi Susan Disperatamente, pių importanti le apparizioni in due film di Jim Jarmush, Stranger Than Paradise e Down By Law (con Tom Waits e Roberto Benigni), per i quali Lurie compone le relative colonne sonore.

Chiusi gli anni '80 con
Voice Of Chunk, i Lounge Lizards danno l'addio alla propria carriera discografica con i concerti documentati dai due Live In Berlin, cui si aggiunge anche un relativo video. A quel punto John Lurie prosegue sulla strada di un approccio multimediale al mondo dell'arte, scrivendo colonne sonore e apparendo come caratterista in diverse pellicole indipendenti europee e statunitensi. L'unica opera realizzata a proprio nome negli anni '90 č Men With Sticks, cui il musicsta fa seguire anche delle tournče.

Il 1995 č invece un anno di grande attivitā: in pochi mesi firma due colonne sonore, per
Blue In The Face e Get Shorty, ottenendo per quest'ultima anche una nomination ai Grammy. Ancora musica da film l'anno successivo con Manny & Lo, della regista Lisa Krueger, e una parte da attore in Whiskey Down, diretto da Gary Auerbach. Sempre in ambito cinematografico, Lurie scrive la colonna sonora per il film Excess Baggage, del giovane regista italiano Marco Brambilla, e scrive, dirige, produce e interpreta il documentario della serie Fishing With John, nel quale appiono in veste di ospiti personaggi quali Jim Jarmush, Tom Waits, Matt Dillon, Willem Dafoe e Dennis Hopper, la cui musica vede la luce su Fishing With John, edito dalla Strange & Beautiful, etichetta avviata a New York dallo stesso Lurie. Con identico marchio esce poi The Legendary Marvin Pontiac Greatest Hits, basato sulla leggenda di un vecchio bluesman mai esistito (Marvin Pontiac č in pratica lo pseudonimodello stesso Lurie). A causa delle precarie condizioni di salute, nel nuovo decennio Lurie si dedica sopratutto alla pittura.

da
Enciclopedia del Rock ed. Arcana


- The Lounge Lizards
(1981) Eg Records eegcd 8 - cd

1. Incident On South Street
3.21 - 2. Harlem Nocturne 2.04 - 3. Do The Wrong Thing 2.39 - 4. Au Contraire Arto 3.22 - 5. Well You Needn't 1.53 - 6. Ballad 3.22 - 7. Wangling 2.58 - 8. Conquest Of Rar 3.12 - 9. Demented 2.01 - 10. I Remember Coney Island 3.27 - 11. Fatty Walks 2.51 - 12. Epistrophy 4.12 - 13. You Haunt Me 3.40

Musicians:
John Lurie, Evan Lurie, Steve Piccolo, Arto Lindsay, Anton Fier

Produced by Teo Macero
Recorded at CBS Recording Studios in New York on July 21 - 22 - 28 - 29 1980
Engineering by Frank Laico and Ted Brosman

- Live From The Drunken Boat
(1983) Europa jp 2012 - vinile

1. Stompin' At The Corona
(J. Lurie) 2.47 - 2. The Pedestrian (J. Lurie/E. Lurie) 4.39 - 3. Carz-A-Poppen (J. Lurie) 2.45 - 4. Out To Luch (E. Dolphy) 5.11 - 5. Hair Street (J. Lurie) 4.37 - 6. Rangers In Paradise (J. Lurie) 8.10 - 7. In A Sentimental Mood (D. Ellington) 4.10 - 8. Loons (J. Lurie) 7.00

Musicians:
John Lurie, Evan Lurie, Peter Zummo, Tony Garnier, Dougie Bowne

Produced by Teo Macero and John Lurie
Recorded on November 1982
Engineering by Tony Dickman
Cover photo by Stephen Barker

- Live In Tokio Big Heart
(1986) Island  ima 20 - vinile

1. Big Heart
6.43 - 2. Hair Street 5.20 - 3. Fat House R. 4.35 - 4. It Could Have Been Very Very Beautiful They Were Insane 8.46 - 5. The Punch And Judy Tango 12.55 - 6. Map Of Bubbles '21

Musicians:
John Lurie, Evan Lurie, Erik Sanko, Douglas Bowne, Curtis Fowlker, Marc Ribot, Roy Nathanson

Produced by John Lurie and Seigen Ono
Recorded at The Space Harajuku, Tokyo on 8th February 1986
Engineering by Seigen Ono
Cover photo by Perry Odgen