Legendary Pink Dots



Album in pagina

- Curse
-
Island Of Jewels
-
Asylum
-
The Tower
- Shadow Weaver
- Any Day Now
- Greetings Nine
- The Maria Dimension
- The Lovers
- The Golden Age
- The Crushed Velvet Apocalypse
- The Legendary Pink Box
- Prayer For Aradia
- Live At The Metro
- All The King's Men
- All The King's Horses
- Your Children Placate You From
  Premature Graves
- Ancient Daze
- The Whispering Wall
- Crushed Mementos
- Chemical Playschool vol 3 & 4
- Four Days
- Malachai
- From Here You'll Watch The World Go By
- Brighter Now
- Faces In The Fire
- Remember Me This Way


Formati a Londra nel 1980 da Edward Ka-Spel e Philip Knight, a cui negli anni si alternano vari sessionmen nei lavori di studio e backing band sempre differenti in ambito concertistico, i Legendary Pink Dots pubblicano una lunga serie di album (alcuni autoprodotti e altri con piccolissime etichette), prima di trasferirsi in Olanda, nel 1983, dove la loro musica trova un inaspettato successo.

Considerati eredi naturali di gruppi come i Gong per via della spiccata sensibilità psichedelica, i due aggiungono inoltre alla loro formula grandi dosi di sound industriale, come dimostra il manifesto della prima fase musicale,
Face In The Fire. L'anno successivo la formazione viene ingaggiata dall'etichetta Play It Again Sam, per cui realizza The Lovers e Any Day Now. Per lo stesso marchio vede la luce Crushed Velvet Apocalypse, primo disco degli anni '90 e principale riscontro commerciale della band, nel quale si fa notare, fra l'altro, il lavoro al sax di Niels Van Hoornblower. Anche il successivo The Maria Dimension conferma il momento particolarmente creativo dell'ensamble, questa volta proiettato sui terreni di uno space-rock caotico, in cui sample e tastiere hanno un ruolo preminente.

Dopodichè i Legendary Pink Dots sono protagonisti di un episodio quanto meno singolare: poco prima di un tour statunitense, il Dipartimento Americano dell'Immigrazione nega loro il visto d'ingresso a causa della mancanza di "meriti artistici", permesso che comunque viene concesso l'anno successivo all'indomani di
The Shadow Weather.

Lasciata la Play It Again Sam, il gruppo forma una propria casa discografica, Terminal Kaleidoscope, per cui viene pubblicato
From Here You'll Watch The World Go By, ennesima testimonianza di una musica capace travalicare generi e definizioni. Per tutti i restanti anni '90 si susseguono pubblicazioni sparse di cassette, cd room autoprodotti e ristampe di materiale raro e antologico a opera di etichette olandesi, polacche, tedesche, inglesi e americane.

Il nuovo millennio vede la band sempre attiva sia dal vivo che in studio. I venticinque anni di attività discografica festeggiati con
Your Children Placate You From Premature Graves, all'insegna di un fascinoso conubbio tra psicadelia ed elettronica.

da
Enciclopedia del Rock ed. Arcana


- Curse
(1983) In Phaze PHA 2 - vinile

1. Love Puppets - 2. Wall Purges Night - 3. Lisa's Party - 4. Arzhklahh Olgevezh! - 5. Pruunptje Kurss - 6. Waving At The Aereoplanes - 7. Hiding - 8. Doll's House - 9. The Palace Of Love - 10. Stoned Obituary

Musicians:
Aradia, Street Majesty, D'Archangel, Pruumptje Juste, The Silver Man, Keith Thompson, Sally Graves, Pazhklah Zappp

Produced by Legendary Pink Dots
Engineering by Pat Bermingham

I "Leggendari Puntini Rosa" sono un gruppo inglese che, pur incredibilmente prolifico e tutt'altro che di difficile ascolto, ha raramente attirato su di sè l'attenzione della stampa musicale.
Il motivo è da ricercarsi forse nella dislocazione provinciale, nella scelta di etichette indipendenti lontane dai circuiti londinesi, e sopratutto in un congenito trasformismo musicale che certo non favorisce l'affermarsi di un'immagine precisa della band.
La capacità di viaggiare apparentemente senza sforzo attraverso una varietà di generi musicali è però anche uno dei pregi principali dei Legendary Pink Dots: piacevoli e ariose melodie si alternano a bizzare cupe e introverse, ballate acustiche, canzoncine elettroniche, una nuova psicadelia molto più in sintonia con i modelli originali (in special modo gli album di Syd Barrett) che con i gruppi odierni che si meritano questo appellativo.
Ogni successivo progetto dei Legendary Pink Dots coincide con una maschera diversa indossata dai musicisti. Ecco allora un album il cui titolo "Maledizione", rafforzato in copertina dal tarocco della Morte, ci introduce ad una curiosa mistura di tematiche liturgico-sepolcrali, colonne sonore per films dell'orrore, eteree e romantiche voci femminili, parabole di salvazione e dannazione eterna. Perfino i nomi degli autori sono debitamente mutati in D'Archangel, Pruumptje Juste, The Silver Man e via dicendo, ma si sbaglierebbe a pensar ad una nuova "dark" band: si tratta solo di un episodio in una carriera che mostra ben maggiore predisposizione a soluzioni luminose e scherzose, e non manca anche qui una buona dose di ironia.
Un disco abbastanza inconsueto, dove predominano tastiere e sintetizzatori all'interno di una strumentazione tradizionale, interessante nella parti vocali, a tratti ancora immaturo ma con più che una buona idea. E che i Legendary Pink Dots di idee ne abbiano da vendere lo dimostra l'uscita, parallelamente a
Curse, di una confezione in tiratura limitata con due cassette: ben tre ore zeppe di canzoni e suites, una "alchimia domestica" che si tiene a distanza da qualsiasi accademia o prolissità estemporanea.
Vittore Baroni da Rockerilla n° 40 dicembre 1983

- Island Of Jewels
(?) Bias 41 - vinile

1. Tower Six 2.20 - 2. The Red And The Black 3.35 - 3. The Dairy 3.42 - 4. Emblem Parade 3.07 - 5. Jewel On An Island 4.31 - 6. Rattlesnake Arena 3.34 - 7. The Shock Of Contact 5.00 - 8. Jewel In The Crow 4.56 - 9. Our Lady In Chambers 3.39 - 10. Our Lady In Kharti 2.15 - 11. Our Lady In Darkness 4.48 - 12. The Guardians Of Eden 2.30

Musicians:
Percli Pylchardd, The Silver Man, Ptrick Q., Stret Majest,
Edward Kaspel, Hanz Myre

Produced by Legendary Pink Dots and Hanz Myre
Cover by Stephan Barbery

Nella labirintica discografia dei Legendary Pink Dots, Island Of Jewels rappresenta la continuazione di The Tower, concept-album apocalittico pubblicato tempo prima: in realtà ai fini dell’ascolto ciò ha ben poca importanza, in quanto quelli dei Legendary Pink Dots sono concept alquanto sui generis, il legame fra i brani non è evidente, piuttosto si tratta di un nesso etereo, fatto della stessa stoffa sognante in cui sono ritagliate tutte le composizioni del gruppo.
La copertina, lussuosamente “affrescata” da Stephan Babrbery, che ormai caratterizza il logo della Bias, ci parla di un dio femmina che, stufa di ascoltare le arpe degli angeli, si invaghisce dei Legendary Pink Dots e decide di ingaggiarli come suoi messaggeri in terra: questi, intenti a giocarsi una pizza alla paglia più corta nel loro quat di Amsterdam, rispondono al richiamo divino con un non curante: "ci penseremo".
Tanta impertinenza sintetizza e meraviglia il mondo petico del gruppo, fatto di mitologie fiabesche personali e squallidi luoghi comuni rivitalizzati dal fuoco della passione, montaggi verbali retrò alla Peter Hammill o alla Pete Sinfield e romanticismo visionario inguaribilmente ottimista.
I Legendary Pink Dots di
Island Of Jewels cantano della fine del mondo con il sorriso sulle labbra, applicando il loro motto “sing while you may” quarantacinque minuti circa di cura disintossicante dallo stress del dark più mortifero, sonorità taglienti e decise più del solito, il tutto avvolto in una muraglia di tastiere e caratterizzato dalla voce recitante di Edward Kaspell.
Vittore Baroni da Rockerilla n° 77 gennaio 1987

- Asylum
(1986) Bias 12 - vinile

1. Echo Police 5.20 - 2. Gorgon Zol' a Baby 2.30 - 3. Fifteen Flies In The Marmelade 3.00 - 4. Femme Mirage 4.00 - 5. The Hill 5.00 - 6. Demonism 2.00 - 7. Prisoner 6.30 - 8. So Gallantly Screaming 10.30 - 9. In The Way, The Thurth, Light 8.30 - 10. Agape 4.00 - 11. Golden Dawn 6.30 - 12. The Last Straw 6.00 - 13. A Message From Our Sponsor 3.30 - 14. Go Ask Alice 3.00 - 15. This Couls Be The End 7.30

Musicians:
Percli Pylchardd, The Silver Man, Ptrick Q., Stret Majest,
Edward Kaspel, Hanz Myre


Produced by Legendary Pink Dots
Engineering by Pat Bermingham
Cover by Stephan Barbery

Edward Kaspel è un musicista a tempo pieno, ho da poco scritto la recensione del primo 'Lp solista (uscito quasi in contemporanea con The Lovers dei Legendary Pink Dots) ed ecco arrivarmi addirittura un album doppio dei suoi "Leggendari Puntini Rosa": peggio che un virus! Non mi sarei preso la briga di riparlarne se Asylum non fosse l'opera veramente meritoria che è, la summa di cinque anni freneticamente creativi (dalla Glass Records alle autoproduzioni su In Phaze, fino all'esilio sul continente nelle file dell'olandese Torso e della Belga Bias).
La magnifica copertina multicolore, opera di Stephan Barbery del gruppo Instead Of, illustra con riferimenti a Van Gogh il tema conduttore dell'album:
Asylum nel doppio significato di rifugio a cui aspirare e manicomio da dove fuggire. Il legame fra i testi delle quattordici nuove composizioni è comunque molto tenue, mentre lo stile mantiene quegli aromi di psichedelia soffice e romantica che contraddistingue tutti i lavori della band. La voce sognante "alla Barrett" di Kaspel cede il posto a un paio di occasioni ai vocalizzi operistici di Poison Barbarella, sugli intrecci di tastiere (suonate da cinque dei sei musicisti) dialogano il violino di Patrick Paganini e la chitarra di Stret Majest (non a caso i nomi fantasiosi, che mutano da disco a disco).
Humor, poesia e magia vengono elargite a piene mani, con idee, giochi sonori e citazioni che affiorano ad ogni ascolto successivo:
Asylum sta ai Legendary Pink Dots come il White Album sta ai Beatles. Difficile preferire un titolo ad un altro: The Hill è la storia di un pazzo omicida narrata con la dolcezza di una nursery rhyme, Golden Dawn strizza l'occhio alle esoteriche amicizie londinesi del gruppo (l'editing dell'album è di Steve Stapleton dei Nurse With Wound), So Gallantly Screaming è un'amara riflessione onirica sull'American Dream.... A quando un po' di meritato successo?
Vittore Baroni da Rockerilla n° 65 gennaio 1986

- The Tower
(1984) In Phaze PHA 3 - vinile

1. Black Zone - 2. Break Day - 3. Tower One - 4. Vigil-anti - 5. A Lust For Powder - 6. Poppy Day - 7. Tower Two - 8. Astid - 9. Rope And Glory - 10. Tower Three And Four - 11. Tower Five

Musicians:
Sybyl Strange-Cargo, Che Banana, Stret Majest Alarme, Phil Harmonix, Patrick Q. Paganini, Roland Calloway, Lilly Ak, Armin Bliss

Produced and engineering by Pat Bermingham

Dopo solo un mese dall'uscita di Faces In The Fire, tornano sempre più sconvolgenti e sconvolti i Legendary Pink Dots, band sconosciutissima, ma già un culto per i più attenti ricercatori di nuove sensazioni. Proseguono in questa torre il progetto di sovversione di ogni schema iniziato con il primo lavoro Brighter Now, creandosi uno stile particolarissimo e riconoscibile al primo ascolto, non potete quindi sbagliarvi confondendoli con un qualsiasi altro gruppo, sono solo loro a portarvi in torri dove si celebrano rivoluzioni celebrali e musicali totalmente inclassificabili.
Non ci sono vie di mezzo, i Legendary Pink Dots appartengono a quei gruppi che possono piacere moltissimo o farvi inorridire, in qualsiasi caso, nessuno può screditarli o rimanere indifferente davanti ai loro suoni, siano essi cascate di elettronica o classici valzer allucinati come
Break Day.
Il disco si apre con
Black Zone che preannuncia una magica avventura psichedelica che attraverso i riffs di chitarra appena accennati sopra alle tastiere onnipresenti vi farà entrare totalmente in un altro mondo e sebbene cantino che <<...e nessuno ha la chiave della torre...>>, dopo aver ascoltato attentamente e ad alto volume il disco volante in questione vi verrà il dubbio che proprio queste leggendarie macchioline rosa la possiedano; che ne dite delle sciabolate del violino di Patrick Q. Paganini? Non sono forse avvertimenti di qualcosa di innaturale che vi potrà colpire in qualunque momento, non importa se farà male o sia piacevole, dipende da voi; è positivo comunque il fatto che sarete colpiti.
Molta confusione. Molti dubbi? Il dubbio è salvezza, quando sarete completamente sicuri, sarete anche alla fine; il dubbio che vi tormenterà per tutto il disco, non si fermerà se non lo vorrete.
Se solo Syd Barrett potesse ascoltarli, potrebbe guarire e riconoscerli figli suoi. Se comunque un vero nuovo movimento psichedelico, esiste, non è certo per merito di Naz Nomads e mascherati vari che vestendosi a fiori e suonando classici '60, credono di creare qualcosa di esclusivo, solo chi ha il coraggio, come i nostri, di staccarsi da ogni regola e genere musicale per suonare melodie emesse solamente dal proprio cervello, riuscendo a costruire una musica che va solo in avanti, riuscendo a non stanzare e a farsi amare senza nemmeno mostrarsi, facendo in modo che l'ascoltatore faccia partecipe la sua mente alla musica del gruppo, solo loro possono essere definiti psichedelici nel senso più esatto del termine. Non èposso dire altro, ho già fatto troppa confusione, ascoltatevi per chiarimenti vari
Astrid o Tower Two a volume sostenuto e forse riuscirete a comprendere quello che volevo dire.
Romano Patrizio da Buscadero n° 38 giugno 1984

- Shadow Weaver
(1992) Bias 225 - vinile

1. Zero Zero 7.39 - 2. Guilty Man 6.08 - 3. Ghosts Of Unborn Children - 4. City Of Needless 5.16 - 5. Stichting Time 6.23 - 6. Twilight Hours 5.37 - 7. The Key Of Heaven 5.46 - 8. Laughlin Guest 6.46

Musicians:
Edward Kaspel, Silverman, Niels Van Hoorblower, Martijn Van Kleer, Ryan Moore, Patrick Q. Wright

Produced by Legendary Pink Dots
Engineering by Vincent Hoedt and X-Ray Alley
Cover by Babs Santini

- Any Day Now
(1987) Bias 80 - vinile

1. Casting The Runes - 2. A Strychnine Kiss - 3. Laguna Beach - 4. The Gallery - 5. Neon Marines - 6. True Love - 7. The Peculiar Fun Fair - 8. Waiting For The Cloud - 9. Cloud Zero

Musicians:
The Prophet Qa'Sepel, The Silver Man, Stret Majest Alarme, Graham Whithead, Patrick Q., Jason, Lady Sunshine, Tony Copier, Hanze Myre

Produced by Legendary Pink Dots
Recorded at the Rainy Farm, Klaverland on July 1987
Cover by Stephan Barbery
 

I britannici Legendary Pink Dots, fondati da Edward Ka-Spel all'inizio degli anni '80, sono uno dei molti progetti musicali di alto profilo creativo rimasti ampiamente sottovalutati e ignorati dal grande pubblico. Aldilà del fatto che la loro produzione discografica conta decine di titoli ed è stata piuttosto dispersiva (come accade in genere agli artisti che non devono fare i conti con vincoli contrattuali e con le classifiche), i Legendary Pink Dots hanno firmato alcuni album notevoli in cui confluiscono vari generi senza perlatro allaccirsi a nessun filone particolare.
Any Day Now è forse uno degli esempi più completi della loro musicalità e verte su temi che spaziano dalla psichedelia intimista al kraut-rock, dal synthpop decadente alla musica da cabaret, inanellando una serie di brani che pur con vari registri riesce ad arrivare ad una coerenza stilistica inattesa. Disco uscito nel 1987 - in sordina e notato solo da attenti appassionati - questo capolavoro della canzone ombrosa ed evocativa sfiora atmosfere sicuramente legate alla forma mentis di molti musicisti, con un approccio canoro che ricorda ora Barrett ora Ian Curtis, ma un substrato sonoro che non lascia in magazzino alcuno strumento. Dai sintetizzatori alle trombe, dalla chitarra con l'overdrive al pianoforte, Ka-Spel e soci spaziano con abilità nell'universo timbrico di orchestre e gruppi rock, dando vita ad un lungo racconto intriso di emozioni alterne e sentori apocalittici.
Tipica caratteristica della loro stesura l'inserimento in mezzo a quasi ogni brano di un intermezzo che sospende la tensione e il ritmo, creando una sorta di stato di riflessione emotiva. Ma tipica anche l'enfasi drammatica con cui i testi emergono dal magma sonoro, dando l'impressione anche in chi non li traduce dall'inglese che i legendary non siano propriamente votati ad una solare aspettativa di miglioramento del mondo.
Tra un bagliore esoterico e l'altro, l'album prende vita con il recitativo elettronico di
Casting the Runes per proseguire con la jazzata ballad A Strichnine Kiss e il trasognato pianoforte di "Laguna Beach", che sembra voler spezzare per un attimo l'oscurità con un anelito onirico di esotico abbandono. Quindi la contrappuntata lunaparkeska The Gallery - con stridenti violini e un cantato imperiosamente brechtiano - e la tragica Neon Mariners, martellante di synth-bass e percussioni metalliche alla Depeche Mode che si ispira ad un incidente di navigazione realmente accaduto.
Al giro di boa dell'allora lato B troviamo l'ansiogena True Love - con una vorticosa miscellanea di elettronica, cori e chitarre filtrate - il brevissimo beffardo divertissment The Peculiar Fun Fair - con pianola pestata in stile cinema muto - e la gloriosa suite in più movimenti Waiting For The Clouds, autentico manifesto della band e delle capacità alchemiche di Ka-Spell. Quest'ultimo brano, lungo oltre 10 minuti, non lascia indifferente neppure l'ascoltatore più distratto, evocando atmosfere profetiche penetranti con il suo canto malinconico e ineluttabile, i suoi pianoforti chiaroscurali, il suo incedere crepuscolare fino all'intermezzo di matrice più kraut-psichedelica in cui al tema di una tromba solista segue un'elaborazione in chiave fusion-rock del tema stesso; fino al funereo epilogo che esprime la visione di un futuro più vicino di quanto si pensi.
A chiudere
Cloud Zero, pezzo quasi eslcusivamente pianistico-vocale in cui le atmosfere del brano precedente riaffiorano con taglio minimalista e si stendono cupe su quel futuro prima descritto con allucinata lucidità.
Any Day Now riesce così a centrare un obbiettivo spesso perseguito dai Legendary Pink Dots e di difficile messa a fuoco in altri dischi. Mescolando passione ed esperienza in una fase cruciale della musica contemporanea, in cui il cosiddetto periodo post-punk stava dando modo di rimettere in gioco una miriade di genere vecchi e nuovi - pur imponendo una cifra stilistica di cui difficilmente ci dimenticheremo, ovvero gli anni '80 dei Duran e di Fame, dei dark e del rullante fracassone - il progetto di Ka-Spel buttava un occhio al futuro ed uno al passato equilibrando l'humus su cui cantare cupe e grottesche percezioni; senza curarsi troppo del fatto che allora il prog-rock non faceva gola e che le trombe emozionavano solo i fan di Tina Turner.
Non a caso, questo è un lavoro che è durato nel tempo e che gode di ottimi riscontri a distanza di vent'anni tra i cultori dei generi più diversi. Questa variegata compattezza di scorci musicali, unita agli ingredienti esoterico-romanzeschi delle liriche e alla padronanza degli arrangiamenti, soddisfa il palato e invita al riascolto: cosa che ultimamente ben pochi album sembrano in grado di fare.
Disco da procurarsi assolutamente.
Peccato - ribadisco - che i Legendary Pink Dots siano rimasti un fenomeno di nicchia e inevitabilmente invischiato nella prolissità produttiva che ha diluito i suoi momenti più incisivi.
Roberto Breus

- Greetings Nine
(1988) Materiali Sonori maso 70009 - vinile

1. Puppets Apocalypse 6.25 - 2. Poppy Day 4.40 - 3. A Lust For Powder 6.12 - 4. Only When I Laugh 4.40 - 5. La Cazza Nova 4.10 - 6. Lyriex 2.16

Musicians:
The Silver Man,
Edward Kaspel, Patrick Q. Wright, Hans Mayer

Produced by Legendary Pink Dots
Tracks 1, 2 and 3 recorded live at The Ubu Club in Rennes, other tracks recorded at The Rainy Farm in Klaverland
Cover photo by Lucia Baldini

- The Maria Dimension
(1991) Bias 184 - vinile

1. Disturbance 5.24 - 2. Pennies For Heaven 4.18 - 3. The Third Secret 4.27 - 4. The Grain King 8.02 - 5. The Ocean Cried'blue murder 4.10 - 6. Bellodonna 4.06 - 7. A Space Between 6.30 - 8. Evolution 8.51

Musicians:
The Silver Man, Father Pastorius, Niles Van Hoornbook,
The Prophet Qa'Spel, Hans Mayer, Jason

Produced by Legendary Pink Dots
Cover by Stephan Barbery

- The Lovers
(1985) Ding Dong ddd 3333 - vinile

1. MMMmmmmmm - 2. Geisha Mermaid - 3. The Heretic - 4. Jungle - 5. The Lovers (part one) - 6. Silverture - 7. Flowers For The Silverman - 8. The Lovers (part two)

Musicians:
Edward Kaspel, Stret Majesty, Patrick Paganini, Roland Calloway, Phil Harmonix, Marylou Busch, Bartje Matthias, Ed Van Kaye

Produced by Legendary Pink Dots and Ed Van Kaye
Tracks 1, 2, 3, 4 recorded live at De Melkweg, Amsterdam on September 9th, 1984 and track 5, 6, 7, 8 recorded at Vara 5, Hilversum, Holland
Engineering by Gert De Bruyn

- The Golden Age
(1988) Bias 103 - vinile

1. Maniac 4.04 - 2. The Talent Contest 4.00 - 3. The More It Changes 3.28 - 4. Hotel Noire 6.43 - 5. Stille Nacht 3.32 - 6. The Month After 4.55 - 7. Lisa's Separation 5.42 - 8. The Golden Age? 1.59 - 9. Shiny, Shiny Black Castle 5.24 - 10. And Even The Vegetables Screamed 1.35 - 11. Regression 1.47

Musicians:
The Silver Man, Patrick Q. Wright,
Edward Kaspel, Hanz Myre, Bob Pistoor

Produced by Legendary Pink Dots and Hans Myre
Recorded at The Budget Mobile at Windswept Farm, Klaverland on July 1988
Engineering by Hans Myre
Cover by Stephan Barbery

- The Crushed Velvet Apocalypse
(1989) Bias 146 - vinile

1. I Love You In Your Tragic Beauty 4.40 - 2. The Green Gang 7.38 - 3. Hellsville 3.42 - 4. Hall'O'Een 1.17 - 5. The Safe Way 4.31 - 6. Just A Lifetime 7.40 - 7. The Death Of Jack The Ripped 5.20 - 8. New Tomorrow 9.53

Musicians:
The Silver Man, Bob Pistoor,
Edward Kaspel, Niels Van Hoorn, Hanz Myer

Produced by Legendary Pink Dots
Recorded at Studio Klaverland on summer 1989
Engineering by Hans Myer
Cover by Stephan Barbery

- The Legendary Pink Box
(1988) Bias 834 - vinile
(cofanetto 3 'lp)

1. Pearl Moon - 2. Tanz Der China Dolls - 3. Obsession - 4. Thursday Night Fever - 5. Time Dance - 6. The Blessing - 7. God Speed - 8. A Day At The Dreanies - 9. Close Your Eyes, You Can Be A Space Captain - 10. Still Defeat - 11. Voices - 12. Hauptbahnhof - 13. Closet King - 14. Clean Up - 15. Government Health Warning - 16. Film Of The Book - 17. Ego Tripper - 18. Curse/The Equel - 19. The Plasma Twins - 20. Apocalypse Soon - 21. Rapunzel - 22. Black Highway - 23. Swordfish Lament - 24. Premonition 18

Musicians:
Percli Pylchardd, The Silver Man, Ptrick Q., Stret Majest,
Edward Kaspel, Hanz Myre

Produced by Legendary Pink Dots

- Prayer For Aradia
(1982) Big Blue l0142 - cd

1. Premonition 8 12.35 - 2. Outsider 14.32 - 3. Premonition 5 11.02 - 4. A Spanish Bridge 1.31 - 5. Stoned Obit 1980 6.36 - 6. Peace Vrime 2 2.41 - 7. Professional 3.30 - 8. Brill 5.54 - 9. Sensory Deprivation 4.10 - 10. Temper emper 3.59 - 11. Amphitheatre Shuffle 1.46 - 12. Before The End 3.45 - 13. Fin 1.43

Musicians:
Aradia, Street Majesty, D'Archangel, Pruumptje Juste, The Silver Man, Keith Thompson, Sally Graves, Pazhklah Zappp

Produced by Legendary Pink Dots

- Live At The Metro
(1998) SPV  150122 - cd

1. Spike 4.39 - 2. Aarzhklahh Olgevezh 5.17 - 3. Green Gang 98 8.24 - 4. Zoo 5.40 - 5. Saucers Over Chicago 10.08 - 6. Fates Faithful Punchline 5.08 - 7. Pain Bubbles 8.22 - 8. Grain King 98 9.06 - 9. Andromeda 9.37

Musicians:
Edward Kaspel, Silver Man, Edwin Van Tripenhof, Ryan Moore, Viels Van Hoornblower, Paul Newman

Recorded live at The Metro, Chicago on 11 November 1998
Produced by Legendary Pink Dots
Engineering by Frank Verschuusen
Cover photo by Jarek Goralczyk

- All The King's Men
(2002) Roir ruscd 8278 - cd

1. Cross The Fire - 2. The Warden - 3. Touched By The Midnight Sun - 4. Rash - 5. The Day Before It Happened - 6. Brighter Now - 7. Marz Attacks - 8. Sabres At Dawn - 9. All The King's Men - 10. The Brightest Star

Musicians:
Edward Kaspel, Silver Man, Martin De Kleer, Niels Van Hoorn, Raymond Steeg

Produced by Legendary Pink Dots
Cover art by Monadiki

In conteporanea a All The King's Horses esce il gemello All The King's Men che fa da complemento a l'altro album senza condividerne gli intenti comunicativi, ed in questo senso è capitolo meno sorprendente anche se non meno riuscito.
La disturbata Cross Of Fire, con voce filtrata e distorsioni sparse, proietta istantaneamente in altri lidi, The Warden ritorna nelle oscurità delle cripte e delle segrete, Touched By The Midnight Sun soffre l'insidia di mostruose entità, Rash è un'improvvisazione ostile nella sua gratuità, The Day Before It Happened ha contorni sfuggenti ed inquieti a contraddire un'attitudine fortemente melodica, la stessa che in Brighter Now viene progressivamente soffocata da una colata rumorosa, All The King's Men è una dozzina scarsa di minuti di cosmico, incontrollato, smarrimento come Marz Attack è un altro trip senza meta, The Brightest Star, naviga a vista tra violino, singhiozzi etno, svisate deliranti ed impellenze ritmiche technoidi.
Paolo Bertoni da Blow Up n° 56 gennaio 2003

- All The King's Horses
(2002) Big Blue l 0132 - cd

1. The Unlikely Event 4.10 - 2. The Way I Feel Today 3.40 - 3. 12th 5.33 - 4. Our Dominion 5.55 - 5. Chain Surfing 4.42 - 6. Zbieg Okolicznosci  3.57 - 7. It's The Real Thing 4.24 - 8. A Bargain At Half The Price 7.17 - 9. Daisy Gave Us Daisies '41 - 10. Birdie 5.59 - 11. Lisa Goes Surfing 3.08 - 12. Wax And Feathers 8.20

Musicians:
Edward Ka-Spel, Silverman, Martyn De Kleer, Niels Van Hoornblower, Raymond Steeg

Recorded at Silverdone Studio and Luxe Studio on 2002
Produced by Legendary Pink Dots
Engineering by Raymond Steeg

- Your Children Placate You From Premature Graves
(2006) Rior  ricd 6209 - cd

1. Count On Me - 2. No Matter What You Do - 3. Stigmata (part 4) - 4. Feathers At Dawn - 5. Please Don't Get Me Wrong - 6. Peace Of Mind - 7. The Island Of Our Dreams - 8. Bad Hair - 9. The Made Man's Manifesto - 10.  A Silver Thread - 11. Your Number Is Up

Musicians:
Edward Kaspel, The Silver Man, Niles Van Hoornblower, Martin De Kleer, Raymond Steeg

Recorded at Studios Lent
Engineering by Raymond Steeg
Produced by Raymond Steeg
Cover art by by Astrid

Sono troppo grandi per immaginarli, troppo generosi per ripagarli con qualche lode.
I Legendary Pink Dots aggiungono l'ennesimo capolavoro alla loro già fantastica discografia e venticinque anni di carriera esemplare. La loro psicadelia neoromantica è una sinfonia di spirali e canti armonici per la mente, Your Children Placate You From Premature Graves arriva forse laddove Kaspel e compagni non erano ancora arrivati, in un luogo dove confluiscono le energie del rock evoluto, schegge di Ummagumma e Future Days calate nella dimensione attuale, ultravisionaria degli autori, eppur mai così fruibile perchè forza magnetica che vanta arti di seduzione potentissime.
Undici sogni acustici da viaggiare e scoprire fra le irridescenze dei plettri, dei keyboards, dei fiati e altro ancora. Il trip è appena iniziato.
Aldo Chimenti da Rockerilla n° 313 settembre/ottobre 2006

- Ancient Daze
(2006) Beta-Iactan Ring mtl20a -cd

1. Violence - 2. Thursday Night Fever - 3. O(ri)fice - 4. The Chemical Playschool - 5. Voices - 6. Break Day - 7. Only Dreaming - 8. It Rots Your Liver - 9. BlackHighway - 10. Phallus Dei - 11. Game - 12. Guess The Politicians - 13. Doll's House - 14. Louder After Six - 15. Spaced Out - 16. Amphitheatre - 17. Candlelight Or Fullbeam? - 18. West Side Story (The Forgotten Version) - 19. Odd

Musicians:
Edward Ka-Spel, April Iliffe, Phil Harmonix, Rolls Anotherone, Rik Chevrolet, May B. Irma Mazed

Produced by Legendary Pink Dots
Engineering by Legendary Pink Dots
Cover By Ekul B. Ar

- The Whispering Wall
(2004) Rior 8296

1. Soft Toy - 2. A Distant Summer - 3. Dominic - 4. In Sickness And In Health - 5. For Sale - 6. King Of A Small World - 7. The Region Beyond - 8. 06 - 9. Peek+A - 10. Boo - 11. The Divide - 12. Sunken Pleasure/Rising Pleasure/No Walls, No Strings

Musicians:
The Silverman,
Edward Ka-Spel, Erik Drost, Niels Van Hoorblower, Raymond Steeg

Produced by Legendary Pink Dots
Recorded at Studio Lent and Studio Klaverland on Juanuary and March 2004
Engineering by Raimong Steeg and Legendary Pink Dots
Cover art by Poppy K
.

- Crushed Mementos
(1983) Plinkity Plonk plonk 16 - cd

1. The Punchline - 2. Close Your Eye, You Cam Be A Space Captain (version 2) - 3. The People Tree - 4. March - 5. Premonition 15

Musicians:
The Silver Man,
Edward Kaspel, Michael Marshall, April Iliffe, Raymond Steeg

Produced by Raymond Steeg
Engineering by Raymond Steeg

- Chemical Playschool vol. 3 & 4
(?) Teka 945 - cd

1. Scarlet Wish 5.39 - 2. Inside 4.29 - 3. Colour Wheel 2.42 - 4. The Disaster Area 3.56 - 5. Nouveaux Modes Exotiques 7.16 - 6. Glasshouse I 2.12 - 7. Glasshouse II 1.33 - 8. The Man With The Cut-gla 6.03 - 9. Little Romeo 3.24 - 10. Kleine Julier 5.03 - 11. Saucers #1 8.17 - 12. Premonition 19 8.21 - 13. Wonderdrome 7.48

Musicians:
Edward Kaspel, Silverman, Niels Van Hoorblower, Martijn Van Kleer, Ryan Moore, Patrick Q. Wright

Produced by Legendary Pink Dots

- Four Days

(1990) SPV Poland l 0062 - cd

1. The Days She Left 4.48 - 2. The Day She Returned 5.41 - 3. The Day She Thought About Leaving And Fell Into The Duck Pond 5.32 - 4. Nedelstadt 5.08 - 5. The Day She Lost The Key 2.04 - 6. Excerpt From "The Citadel" 3.21 - 7. Divine Resignation (part 1) 13.28 - 8. Divine Resignation (part 2) 1.24 - 9. Your Chinese Has Improved 6.03 - 10. East Of Shanghai 2.59

Musicians:
Edward Ka-Spel, Phil Knight

Produced by Legendary Pink Dots
Cover art by Zdzislaw Beksinski

- Malachai
(1993) SPV Poland l 0122 - cd

1. Joey The Canary 6.28 - 2. Kingdom Of The Flies 4.12 - 3. Encore Une Fois 5.02 - 4. Wildlife Estate 5.01 - 5. Pavane 5.03 - 6. Window On The Wolrd 11.53 - 7. On The Boards 6.47 - 8. We Bring The Day 19.01 - 9. Paris 4AM 5.55

Musicians:
Edward Ka-Spel, Ryan Moore, Martijn De Kleer, Niels Van Hoorblower, The Silver Man, Patrick Q-Wright, Steven Stapleton

Produced by Legendary Pink Dots and
Steven Stapleton
Engineering by Vincent Hoedt, X-Ray and Legendary Pink Dots
Cover art by Zdzislaw Beksinski

-From Here You'll Watch The World Go By

(?) Soleilmoon sol 28 - cd

1. Clockwise 4.37 - 2. Citadel 6.30 - 3. Friend 2.41 - 4. A Velvet Resurrection 5.55 - 5. Kollusim 3.14 - 6. 1001 Commandaments 4.59 - 7. Remember Me This Way 3.21 - 8. This One-Eyed Man Is King 5.20 - 9. Straight On 'Til Morning 8.44 - 10. Damien 6.19 - 11. This Hollowed Ground 3.07

Musicians:
The Silverman, Ryan Moore, Niels Van Hoornblower, Martijn De Kleer, Raymond Steeg, Edward Ka-Spel

Produced by Legendary Pink Dots
Recorded at Chez Niels and Pascale
Engineering by Raymond Steeg and Ryan Moore
Cover by Elke

- Brighter Now

(1982) Big Blue 8483474 - cd

1. Red Castles 3.28 - 2. Louder After Six 5.06 - 3. The Wedding 4.06 - 4. Apocalypse Then 7.24 - 5. Legacy 3.18 - 6. City Ghost 5.42 - 7. Hanging Garden 6.14 - 8. Soma Bath 3.48 - 9. Premonition Four 5.19

Musicians:
Edward Ka-Spel, Phil Knight, Rik Chevrolet, Roland Calloway, Keith Thompson, April Iliffe

Produced by Legendary Pink Dots
Cover art by Zdzislav Beksinski

- Faces In The Fire

(1984) Big Blue 8483414 - cd

1. Blasto 3.28 - 2. Love In A Plain Brown Envelope 5.45 - 3. Sleeso 2.45 - 4. Neon Gladiators 6.50 - 5. Kitto 1.08 - 6. Eight Minutes To Live 3.47

Musicians:
Edward Ka-Spel, Phil Knight, Roland Calloway, Barry Gray, April Iliffe. Ignit, Patrick Wright

Produced by Legendary Pink Dots
Cover art by Zdzislav Beksinski

- Remember Me This Way

(1995) Soleilmoon  31 - cd

1. Remember Me This Way - 2. Beautiful Machine - 3. Anastasia - 4. Damien (remix)

Musicians:
Edward Ka-Spel, Martijn De Kleer, Ryan Moor, The Silver Man, Raymond Steeg, Nils Van Hoornblower

Produced by Legendary Pink Dots
Engineering by Edward Ka-Spel and Raymond Steeg